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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

Cap<strong>it</strong>olo 64: <strong>La</strong> condanna di un popolo<br />

L’ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme fu una pallida anticipazione <strong>de</strong>lla sua<br />

venuta sulle nuvole <strong>de</strong>l cielo con potenza e gloria, fra il trionfo <strong>de</strong>gli angeli e la gioia <strong>de</strong>i<br />

santi. Allora si a<strong>de</strong>mpiranno le parole di Gesù ai sacerdoti e ai farisei: “Infatti vi dico che<br />

da ora in poi non mi vedrete più, finché non direte: Bene<strong>de</strong>tto colui che viene nel nome<br />

<strong>de</strong>l Signore!” Matteo 23:39. Zaccaria contemplò in visione il giorno <strong>de</strong>l trionfo finale e la<br />

condanna di coloro che hanno rifiutato Gesù alla sua prima venuta. “Essi guar<strong>de</strong>ranno a<br />

me, a colui che essi hanno traf<strong>it</strong>to, e ne faranno cordoglio come si fa cordoglio per un<br />

figlio unico, e lo piangeranno amaramente come si piange amaramente un primogen<strong>it</strong>o”.<br />

Zaccaria 12:10. Gesù aveva previsto questa scena quando contemplando la c<strong>it</strong>tà aveva<br />

pianto su di essa. Nella disfatta terrena di Gerusalemme ve<strong>de</strong>va la distruzione finale <strong>de</strong>l<br />

popolo, colpevole di aver sparso il sangue <strong>de</strong>l Figlio di Dio. {GN 437.1}<br />

I discepoli si ren<strong>de</strong>vano conto <strong>de</strong>ll’odio <strong>de</strong>gli ebrei nei confronti di Gesù, ma non<br />

potevano conoscerne i risultati. Non sapevano né la reale condizione d’Israele né quale<br />

castigo si sarebbe abbattuto su Gerusalemme; Gesù fece loro compren<strong>de</strong>re questo con<br />

una parabola molto significativa. {GN 437.2}<br />

L’ultimo appello non era stato ascoltato. <strong>La</strong> folla, rispon<strong>de</strong>ndo alla domanda <strong>de</strong>i<br />

sacerdoti e <strong>de</strong>i capi “Chi è costui?” (Matteo 21:11), aveva ricordato la voce <strong>de</strong>gli antichi<br />

profeti, ma questa risposta non fu accolta come una testimonianza sincera. Anzi i<br />

sacerdoti e i capi, stup<strong>it</strong>i e adirati, cercarono di far tacere il popolo. Giunsero perfino a<br />

<strong>de</strong>nunciare Gesù — presso alcuni ufficiali romani che erano presenti tra la folla — come<br />

capo di una rivolta. Dissero che voleva impossessarsi <strong>de</strong>l tempio e regnare su<br />

Gerusalemme. {GN 437.3}<br />

<strong>La</strong> voce calma <strong>de</strong>l Maestro fece tacere per un momento il clamore <strong>de</strong>lla folla mentre<br />

diceva che non era venuto per fondare un regno terreno; presto egli sarebbe sal<strong>it</strong>o al<br />

Padre e i suoi accusatori non lo avrebbero rivisto sino al suo r<strong>it</strong>orno glorioso. Allora, ma<br />

troppo tardi, lo avrebbero riconosciuto. Gesù pronunciò quelle parole con tristezza e con<br />

eccezionale autor<strong>it</strong>à. Gli ufficiali romani ne rimasero convinti; i loro cuori, sebbene non<br />

ancora aperti all’influsso divino, furono toccati come mai nel passato e scorsero nel volto<br />

calmo e solenne di Gesù amore, benevolenza e serena dign<strong>it</strong>à. Provarono una simpatia<br />

spontanea e, invece di arrestarlo, si sentirono spinti a onorarlo. Pertanto, r<strong>it</strong>orsero sui<br />

sacerdoti e sui capi l’accusa di fomentare disordini. Questi ultimi, esacerbati e sconf<strong>it</strong>ti, si<br />

sfogarono con la folla e discussero aspramente fra loro. {GN 437.4}<br />

Nel frattempo Gesù giunse inosservato al tempio. C’era molto silenzio; la folla si era<br />

riversata sul monte <strong>de</strong>gli Ulivi. Gesù contemplò addolorato il tempio, poi se ne tornò a<br />

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