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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue <strong>de</strong>l patto, il quale è sparso per<br />

molti per la remissione <strong>de</strong>i peccati. Io vi dico che d’ora in poi non berrò più di questo<br />

frutto <strong>de</strong>lla vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno <strong>de</strong>l Padre mio”. Pur<br />

soffrendo, hanno trovato consolazione nella speranza <strong>de</strong>l r<strong>it</strong>orno <strong>de</strong>l Signore. Questo<br />

pensiero è stato per loro prezioso: “Poiché ogni volta che voi mangiate questo pane e<br />

bevete di questo calice, voi annunziate la morte <strong>de</strong>l Signore, finch’egli venga”. {GN<br />

505.2}<br />

Queste sono realtà da non dimenticare. Nella nostra mente <strong>de</strong>v’essere mantenuto vivo<br />

il pensiero <strong>de</strong>ll’amore di <strong>Cristo</strong> che ci costringe. Gesù ha stabil<strong>it</strong>o questa celebrazione<br />

perché così possiamo ricordare l’amore di Dio per noi. Solo attraverso <strong>Cristo</strong> l’uomo può<br />

ristabilire la comunione con Dio. L’amore di Gesù ren<strong>de</strong> stabile ed eterno l’amore<br />

fraterno. Ed è la morte di Gesù che ren<strong>de</strong> efficace per noi quell’amore. Solo grazie alla<br />

sua morte possiamo guardare con gioia verso il suo r<strong>it</strong>orno. Il suo sacrificio è al centro<br />

<strong>de</strong>lla nostra speranza ed è l’oggetto <strong>de</strong>lla nostra fe<strong>de</strong>. {GN 505.3}<br />

Troppo facilmente si attribuisce un semplice valore formale ai r<strong>it</strong>i che ricordano<br />

l’umiliazione e la sofferenza <strong>de</strong>l Signore. Essi sono stati ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i per un motivo molto<br />

importante. I nostri sensi <strong>de</strong>vono essere sensibilizzati per compren<strong>de</strong>re il mistero <strong>de</strong>lla<br />

pietà. È nostro privilegio conoscere sempre meglio le sofferenze di <strong>Cristo</strong>. “E, come<br />

Mosè innalzò il serpente nel <strong>de</strong>serto, così bisogna che il Figlio <strong>de</strong>ll’uomo sia innalzato,<br />

affinché chiunque cre<strong>de</strong> in lui abbia v<strong>it</strong>a eterna”. Giovanni 3:14, 15. Noi dobbiamo<br />

contemplare la croce <strong>de</strong>l Calvario su cui morì il Salvatore. In vista <strong>de</strong>lla v<strong>it</strong>a eterna,<br />

dobbiamo avere fe<strong>de</strong> in <strong>Cristo</strong>. {GN 505.4}<br />

Il nostro Signore ha <strong>de</strong>tto: “In ver<strong>it</strong>à, in ver<strong>it</strong>à vi dico che se non mangiate la carne <strong>de</strong>l<br />

Figlio <strong>de</strong>ll’uomo e non bevete il suo sangue, non avete v<strong>it</strong>a in voi. Perché la mia carne è<br />

vero cibo e il mio sangue è vera bevanda”. Giovanni 6:53, 55. Questo è vero anche per il<br />

nostro corpo. Siamo <strong>de</strong>b<strong>it</strong>ori alla morte di <strong>Cristo</strong> perfino <strong>de</strong>lla v<strong>it</strong>a terrena. Il pane che<br />

mangiamo ci è stato procurato dal suo corpo spezzato. L’acqua che beviamo è stata<br />

pagata con il suo sangue sparso. {GN 506.1}<br />

Nessun uomo, santo o peccatore che sia, mangia il suo cibo quotidiano se non tram<strong>it</strong>e<br />

il corpo e il sangue di <strong>Cristo</strong>. <strong>La</strong> croce <strong>de</strong>l Calvario ha lasciato la sua impronta su ogni<br />

briciola di pane e si riflette in ogni sorgente di acqua. Gesù ci ha insegnato tutto questo<br />

scegliendo i simboli <strong>de</strong>l suo gran<strong>de</strong> sacrificio. <strong>La</strong> luce che brilla dalla Cena celebrata<br />

nella camera alta, conferisce sacral<strong>it</strong>à agli alimenti necessari per il nostro sostentamento<br />

quotidiano. <strong>La</strong> tavola di famiglia diventa la tavola <strong>de</strong>l Signore, e ogni pasto assume un<br />

valore sacro. {GN 506.2}<br />

Le parole di Gesù sono ancora più vere in senso spir<strong>it</strong>uale. “Chi mangia la mia carne e<br />

beve il mio sangue ha v<strong>it</strong>a eterna”. Possiamo vivere una v<strong>it</strong>a santa ricevendo la v<strong>it</strong>a che è<br />

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