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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

la sua scelta istigato dai sacerdoti e dai capi. E alla domanda: “Che farò dunque di Gesù<br />

<strong>de</strong>tto <strong>Cristo</strong>?”, avrebbero ud<strong>it</strong>o la riposta: “Sia crocifisso”. Matteo 27:22. Gesù sapeva<br />

che, attraverso questo sacrificio propiziatorio in favore <strong>de</strong>i peccati <strong>de</strong>gli uomini, il suo<br />

regno sarebbe diventato una realtà e si sarebbe esteso in tutto il mondo. Avrebbe<br />

compiuto la sua opera come Re<strong>de</strong>ntore e avrebbe trionfato. Contemplò il futuro, e udì<br />

voci che proclamavano in tutte le parti <strong>de</strong>l mondo: “Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il<br />

peccato <strong>de</strong>l mondo!” Giovanni 1:29. {GN 473.1}<br />

In quegli stranieri Gesù vi<strong>de</strong> le primizie di un gran<strong>de</strong> raccolto che si sarebbe realizzato<br />

quando il muro di separazione fra ebrei e gentili sarebbe stato abbattuto, e tutto le<br />

nazioni, lingue e popoli avrebbero ud<strong>it</strong>o il messaggio <strong>de</strong>lla salvezza. Le parole di Gesù<br />

anticipano quella visione e il compimento <strong>de</strong>lle sue speranze: “L’ora è venuta, che il<br />

Figliuol <strong>de</strong>ll’uomo ha da esser glorificato”. Mai <strong>Cristo</strong> perse di vista il modo in cui una<br />

tale glorificazione si sarebbe compiuta. <strong>La</strong> riunificazione <strong>de</strong>i gentili doveva essere<br />

preceduta dalla sua morte. Solo mediante la sua morte sarebbe stata possibile la salvezza<br />

<strong>de</strong>l mondo. Come un granello di frumento, il Salvatore doveva ca<strong>de</strong>re nel terreno e<br />

morire, essere sepolto, restare nascosto agli occhi di tutti per poi tornare alla v<strong>it</strong>a. {GN<br />

473.2}<br />

Affinché i discepoli potessero capirlo, Gesù illustrò quegli eventi servendosi <strong>de</strong>i<br />

fenomeni <strong>de</strong>lla natura. Con la sua morte si sarebbe raggiunto l’obiettivo <strong>de</strong>lla sua<br />

missione. “In ver<strong>it</strong>à, in ver<strong>it</strong>à vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non<br />

muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto”. Giovanni 12:24. Quando il<br />

granello di frumento ca<strong>de</strong> nel terreno e muore, allora germoglia e produce molto frutto.<br />

Così la morte di <strong>Cristo</strong> avrebbe prodotto frutti abbondanti per il regno di Dio. In armonia<br />

con le leggi <strong>de</strong>lla natura, la v<strong>it</strong>a sarebbe stata il risultato <strong>de</strong>lla sua morte. {GN 473.3}<br />

Coloro che coltivano il terreno hanno sempre davanti agli occhi questa immagine.<br />

Ogni anno gli uomini si procurano il frumento necessario e ne gettano al vento,<br />

apparentemente, la parte migliore. {GN 473.4}<br />

Per un po’ di tempo esso rimane nascosto nel solco, protetto solo dal Signore. Poi<br />

appare l’erba, la spiga e il grano formato nella spiga. Ma tutto questo sviluppo non può<br />

esserci se il grano non è sepolto, nascosto e apparentemente perduto. {GN 474.1}<br />

Il seme gettato nel terreno produce frutto, e poi a sua volta viene ripiantato. Così si<br />

moltiplicano i raccolti. Nello stesso modo la morte che Gesù ha subìto sulla croce <strong>de</strong>l<br />

Calvario, porterà frutto per la v<strong>it</strong>a eterna. Coloro che, come frutto di questo sacrificio,<br />

ered<strong>it</strong>eranno la v<strong>it</strong>a eterna proveranno una gran<strong>de</strong> pace contemplando questo sacrificio.<br />

{GN 474.2}<br />

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