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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

morti, ma <strong>de</strong>i vivi”. Matteo 22:31, 32. Dio consi<strong>de</strong>ra le cose che non sono come se<br />

fossero, ve<strong>de</strong> la fine sin dal principio, e contempla i risultati <strong>de</strong>lla sua opera come se<br />

fossero già compiuti. Preziosi agli occhi di Dio, coloro che sono morti da Adamo fino<br />

all’ultimo cre<strong>de</strong>nte, udranno la voce <strong>de</strong>l figlio di Dio e usciranno dal sepolcro per una<br />

v<strong>it</strong>a immortale. Dio sarà il loro Dio, ed essi il suo popolo. Vi sarà un’intima e tenera<br />

relazione fra Dio e i santi risorti. Egli contempla questa condizione, che è<br />

un’anticipazione <strong>de</strong>l suo piano, come se già fosse attuata. I morti vivono in lui. {GN<br />

458.1}<br />

Le parole di Gesù ridussero al silenzio i sadducei. Non sapevano che cosa rispon<strong>de</strong>re.<br />

Gesù non aveva pronunciato nessuna parola <strong>de</strong>lla quale potessero minimamente servirsi<br />

per condannarlo. I suoi avversari avevano conquistato soltanto il disprezzo <strong>de</strong>l popolo.<br />

{GN 458.2}<br />

I farisei, nel frattempo, non rinunciarono alla speranza di fargli dire qualcosa per cui<br />

poterlo accusare. Indussero uno scriba bene istru<strong>it</strong>o a chie<strong>de</strong>re a Gesù quale <strong>de</strong>i dieci<br />

comandamenti fosse il più importante. {GN 458.3}<br />

I farisei esaltavano i primi quattro che prescrivono i doveri <strong>de</strong>ll’uomo verso Dio, e li<br />

consi<strong>de</strong>ravano come più importanti <strong>de</strong>gli altri sei che stabiliscono i doveri verso il<br />

prossimo. Conseguenza di questa valutazione era la trascuratezza <strong>de</strong>ll’amore nella realtà<br />

quotidiana. {GN 458.4}<br />

Gesù aveva indicato questa mancanza e aveva insist<strong>it</strong>o sulla necess<strong>it</strong>à <strong>de</strong>lle buone<br />

opere, affermando che l’albero si riconosce dai suoi frutti. Per questo motivo lo<br />

accusavano di dare più importanza agli ultimi sei comandamenti che ai primi quattro.<br />

{GN 459.1}<br />

Un dottore <strong>de</strong>lla legge si avvicinò a Gesù con una domanda precisa: “Maestro, qual è,<br />

nella legge, il gran comandamento?” Matteo 22:36. <strong>La</strong> risposta di Gesù fu pronta e<br />

chiara: “Il primo è: Ascolta, Israele: il Signore, nostro Dio, è l’unico Signore. Ama<br />

dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la mente<br />

tua e con tutta la forza tua. Il secondo è questo: Ama il tuo prossimo come te stesso. Non<br />

c’è nessun altro comandamento maggiore di questi”. Marco 12:29-31. “Da questi due<br />

comandamenti dipendono tutta la legge {GN 459.2}<br />

ed i profeti”. Matteo 22:40. {GN 459.3}<br />

I primi quattro comandamenti <strong>de</strong>l Decalogo sono riassunti nel gran precetto: “Ama<br />

dunque il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore”. Gli ultimi sei sono riassunti nell’altro:<br />

“Ama il tuo prossimo come te stesso”. Entrambi questi comandamenti prescrivono<br />

l’amore. Non è possibile né osservare il primo e infrangere il secondo, né osservare il<br />

secondo e infrangere il primo. Quando Dio occupa nel cuore il posto che gli spetta anche<br />

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