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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

dalla sua schiav<strong>it</strong>ù e cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a come la più gran<strong>de</strong> c<strong>it</strong>tà <strong>de</strong>lla terra. Dalle sue mura la<br />

colomba <strong>de</strong>lla pace sarebbe volata verso tutte le nazioni. Gerusalemme sarebbe diventata<br />

un simbolo glorioso per il mondo intero. {GN 434.2}<br />

Ma quello splendido quadro si dissolse davanti agli occhi <strong>de</strong>l Salvatore. Egli vi<strong>de</strong><br />

Gerusalemme qual era: soggiogata dai romani, disapprovata da Dio, minacciata dai suoi<br />

giudizi. E continuò il suo lamento interrotto. “Ma ora è nascosto agli tuoi occhi. Poiché<br />

verranno su te <strong>de</strong>i giorni nei quali i tuoi nemici ti faranno attorno <strong>de</strong>lle trincee, e ti<br />

accerchieranno e ti stringeranno da ogni parte; abbbatteranno te e i tuoi figli <strong>de</strong>ntro di te e<br />

non lasceranno in te pietra su pietra, perché tu non hai conosciuto il tempo nel quale sei<br />

stata vis<strong>it</strong>ata”. Luca 19:42-44. {GN 434.3}<br />

Gesù era venuto per salvare Gerusalemme con tutti i suoi figli, ma l’orgoglio,<br />

l’ipocrisia, la gelosia e la malizia <strong>de</strong>i farisei gli hanno imped<strong>it</strong>o di attuare il suo piano.<br />

Gesù sapeva quale terribile castigo si sarebbe abbattuto sulla c<strong>it</strong>tà colpevole. Vi<strong>de</strong><br />

Gerusalemme circondata da eserc<strong>it</strong>i; vi<strong>de</strong> gli assediati costretti alla fame e alla morte;<br />

vi<strong>de</strong> madri nutrirsi con i corpi morti <strong>de</strong>i loro figli; vi<strong>de</strong> gen<strong>it</strong>ori e figli conten<strong>de</strong>rsi<br />

l’ultimo boccone; vi<strong>de</strong> gli affetti naturali distrutti dai lancinanti dolori <strong>de</strong>lla fame; vi<strong>de</strong><br />

che la caparbietà <strong>de</strong>gli ebrei, così come li aveva spinti a rifiutare la sua salvezza, li<br />

avrebbe anche indotti a rifiutare la resa agli eserc<strong>it</strong>i invasori; vi<strong>de</strong> il Calvario, sul quale<br />

sarebbe stato innalzato, f<strong>it</strong>to di croci come gli alberi di una foresta; vi<strong>de</strong> i miseri ab<strong>it</strong>anti<br />

sottoposti alla tortura, alla distruzione, alla crocifissione; i bei palazzi distrutti; il tempio<br />

in rovina, senza che una pietra <strong>de</strong>lle sue grandi mura rimanesse sopra un’altra pietra; vi<strong>de</strong><br />

la c<strong>it</strong>tà arata come un campo. Il Salvatore poteva ben piangere contemplando una scena<br />

tanto terribile. {GN 435.1}<br />

Gerusalemme era stata come un figlio di cui ci si pren<strong>de</strong> cura e Gesù pianse sulla sua<br />

amata c<strong>it</strong>tà come un padre affettuoso piange per il figlio sbandato. Come posso<br />

abbandonarti alla tua sorte? Come posso assistere alla tua distruzione? Devo permetterti<br />

di riempire l’amara coppa <strong>de</strong>lla tua malvag<strong>it</strong>à? Una sola anima vale più di tutto il mondo,<br />

e lì, però, un’intera nazione periva. Con il tramonto, sarebbe fin<strong>it</strong>o per Gerusalemme il<br />

giorno <strong>de</strong>lla grazia. Mentre il corteo sostava sul monte <strong>de</strong>gli Ulivi, non era ancora troppo<br />

tardi perché Gerusalemme si pentisse. L’angelo <strong>de</strong>lla misericordia stava per spiegare il<br />

volo dal trono divino per lasciar posto alla giustizia e all’imminente giudizio. Ma il<br />

gran<strong>de</strong> cuore di <strong>Cristo</strong> interce<strong>de</strong>va ancora per Gerusalemme, per quella c<strong>it</strong>tà che aveva<br />

disprezzato la sua misericordia, i suoi avvertimenti e stava per macchiarsi le mani <strong>de</strong>l suo<br />

sangue. Se Gerusalemme si fosse pent<strong>it</strong>a, non sarebbe stato troppo tardi. Mentre gli ultimi<br />

raggi <strong>de</strong>l sole morente indugiavano sul tempio, sulle torri e sui pinnacoli, non avrebbe<br />

potuto qualche angelo condurla all’amore <strong>de</strong>l Salvatore ed ev<strong>it</strong>arle la condanna? C<strong>it</strong>tà<br />

bella e malvagia, che aveva lapidato i profeti, rigettato il Figlio di Dio e che rinsaldava<br />

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