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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

consacrazione totale, può essere discepolo di <strong>Cristo</strong> e tanto meno suo collaboratore. Nella<br />

v<strong>it</strong>a di chi apprezza la salvezza si noterà lo spir<strong>it</strong>o di sacrificio che ha caratterizzato la<br />

v<strong>it</strong>a di Gesù, ed egli sarà lieto di andare ovunque <strong>Cristo</strong> vorrà condurlo. {GN 196.1}<br />

<strong>La</strong> chiamata rivolta a Matteo, perché diventasse discepolo di <strong>Cristo</strong>, fece sorgere una<br />

gran<strong>de</strong> indignazione. Il fatto che un maestro religioso scegliesse come suo collaboratore<br />

un pubblicano, era consi<strong>de</strong>rata una grave offesa contro i costumi religiosi, sociali e<br />

nazionali. Facendo leva sui pregiudizi <strong>de</strong>l popolo, i farisei speravano di volgere contro<br />

Gesù i sentimenti popolari. {GN 196.2}<br />

Invece fra i pubblicani sorse un gran<strong>de</strong> interesse. I loro cuori si volsero verso il divino<br />

Maestro. Nella gioia <strong>de</strong>l suo nuovo discepolato, Matteo <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rava portare a Gesù i suoi<br />

ex colleghi. Perciò organizzò un banchetto nella sua casa e chiamò parenti e amici. Si<br />

trattava non solo di pubblicani ma anche di altre persone di dubbia reputazione, tenuti<br />

alla larga dai loro vicini più scrupolosi. {GN 196.3}<br />

Il banchetto fu fatto in onore di Gesù il quale non es<strong>it</strong>ò ad accettare quell’inv<strong>it</strong>o pur<br />

sapendo che il suo atto avrebbe offeso il part<strong>it</strong>o <strong>de</strong>i farisei e lo avrebbe messo in cattiva<br />

luce agli occhi <strong>de</strong>l popolo. Ma non permise che nessuna consi<strong>de</strong>razione di carattere<br />

diplomatico influisse sulla sua condotta. Per lui non avevano alcun peso le distinzioni<br />

esteriori. Chi si rivolgeva a lui era un’anima assetata <strong>de</strong>ll’acqua <strong>de</strong>lla v<strong>it</strong>a. {GN 196.4}<br />

Gesù si se<strong>de</strong>tte come osp<strong>it</strong>e onorato alla tavola <strong>de</strong>i pubblicani. Mostrò con la simpatia<br />

e la gentilezza il suo rispetto per la dign<strong>it</strong>à <strong>de</strong>lla persona umana. Gli uomini <strong>de</strong>si<strong>de</strong>ravano<br />

diventare <strong>de</strong>gni <strong>de</strong>lla sua fiducia. Nei loro cuori assetati le sue parole si trasformarono in<br />

benedizioni capaci di apportare una potenza di v<strong>it</strong>a. Si risvegliarono nuove energie, e la<br />

possibil<strong>it</strong>à di una nuova v<strong>it</strong>a si schiuse anche a quegli uomini che erano ai margini <strong>de</strong>lla<br />

società. {GN 196.5}<br />

Molte persone, intervenute a quel banchetto, rimasero impres sionate dagli<br />

insegnamenti <strong>de</strong>l Salvatore, anche se lo riconobbero solo dopo la sua ascensione. Quando<br />

lo Spir<strong>it</strong>o Santo fu sparso e tremila persone si convertirono in un giorno, molte avevano<br />

ud<strong>it</strong>o per la prima volta la ver<strong>it</strong>à alla tavola <strong>de</strong>i pubblicani e alcune divennero messaggere<br />

<strong>de</strong>l Vangelo. Per Matteo stesso, l’esempio di Gesù al banchetto fu una lezione costante. Il<br />

pubblicano disprezzato divenne uno <strong>de</strong>i collaboratori più <strong>de</strong>voti e nel suo ministero seguì<br />

da vicino i passi <strong>de</strong>l Maestro. {GN 196.6}<br />

Quando i rabbini vennero a sapere <strong>de</strong>lla presenza di Gesù alla festa di Matteo, colsero<br />

quell’occasione per accusarlo, e lo fecero tram<strong>it</strong>e i discepoli. Facendo leva sui loro<br />

pregiudizi, speravano di allontanarli dal Maestro. <strong>La</strong> loro pol<strong>it</strong>ica consisteva<br />

nell’accusare <strong>Cristo</strong> davanti ai discepoli e i discepoli davanti a <strong>Cristo</strong>. Puntavano le loro<br />

frecce dove speravano di colpire più facilmente. In questo modo ha operato Satana fin da<br />

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