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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

Cap<strong>it</strong>olo 21: Betesda e il sinedrio<br />

“Or a Gerusalemme, presso la porta <strong>de</strong>lle Pecore, c’è una vasca, chiamata in ebraico<br />

Betesda, che ha cinque portici. Sotto questi portici giaceva un gran numero d’infermi, di<br />

ciechi, di zoppi, di paral<strong>it</strong>ici, i quali aspettavano l’ag<strong>it</strong>arsi <strong>de</strong>ll’acqua”. Giovanni 5:2,<br />

3. {GN 141.1}<br />

Ogni tanto le acque di quella vasca si ag<strong>it</strong>avano. Il popolo cre<strong>de</strong>va che acca<strong>de</strong>sse per<br />

l’intervento di un potere soprannaturale e colui che vi scen<strong>de</strong>va per primo sarebbe guar<strong>it</strong>o<br />

da qualunque malattia. Centinaia di ammalati si accalcavano lì intorno. <strong>La</strong> folla era così<br />

numerosa che quando le acque si ag<strong>it</strong>avano, i più forti, per precip<strong>it</strong>arsi, calpestavano<br />

uomini, donne e bambini. Molti non riuscivano neppure ad avvicinarsi alla vasca. Altri,<br />

che vi riuscivano, morivano però sui bordi. Erano stati costru<strong>it</strong>i <strong>de</strong>i ripari affinché i malati<br />

potessero essere protetti dal caldo <strong>de</strong>l giorno e dal freddo <strong>de</strong>lla notte. Molti passavano<br />

addir<strong>it</strong>tura la notte sotto quei portici e, giorno dopo giorno, strisciavano fino all’orlo <strong>de</strong>lla<br />

vasca nella vana speranza di essere guar<strong>it</strong>i. {GN 141.2}<br />

Gesù era nuovamente a Gerusalemme. Passeggiando da solo, immerso nella<br />

med<strong>it</strong>azione e nella preghiera, giunse fino alla vasca. Vi<strong>de</strong> quei sofferenti infelici che<br />

aspettavano ansiosamente quella che consi<strong>de</strong>ravano la loro unica speranza di guarigione.<br />

Desi<strong>de</strong>rava eserc<strong>it</strong>are la sua potenza per lenire quelle sofferenze, ma era giorno di sabato.<br />

<strong>La</strong> folla andava al tempio per adorare, e Gesù sapeva che un atto di guarigione avrebbe<br />

provocato i pregiudizi <strong>de</strong>i giu<strong>de</strong>i con il risultato di ostacolare la sua opera. {GN 141.3}<br />

Ma agli occhi <strong>de</strong>l Salvatore si presentò una scena particolarmente triste. Si trattava di<br />

un uomo infermo da trentotto anni. <strong>La</strong> sua malattia era in gran parte causata da colpe di<br />

cui si era macchiato e veniva consi<strong>de</strong>rata come un giudizio di Dio. Solo, senza amici,<br />

sentendosi lontano dalla misericordia di Dio, quel sofferente aveva passato lunghi e<br />

terribili anni di miseria. Quando si preve<strong>de</strong>va che le acque sarebbero state ag<strong>it</strong>ate, alcuni<br />

lo portavano vicino ai portici. Però, al momento opportuno, nessuno lo aiutava. Aveva<br />

visto il movimento <strong>de</strong>ll’acqua, ma era riusc<strong>it</strong>o solo ad avvicinarsi al bordo <strong>de</strong>lla<br />

vasca. {GN 141.4}<br />

Altri, più forti, si immergevano prima di lui. Era impossibile lottare con successo<br />

contro la folla egoista e tumultuosa. I suoi costanti tentativi, l’ansia e le continue<br />

<strong>de</strong>lusioni gli avevano esaur<strong>it</strong>o le forze. {GN 142.1}<br />

Il malato era sdraiato su una stuoia e ogni tanto sollevava il capo per guardare la<br />

vasca. All’improvviso, un volto dall’espressione dolce e misericordiosa si chinò su di lui,<br />

e la frase: “Vuoi guarire?” (Versetto 6) attirò la sua attenzione. Nel suo cuore si risvegliò<br />

la speranza. Sentiva che in qualche maniera sarebbe stato aiutato. Ma la sua fiducia<br />

scomparve presto: si ricordò <strong>de</strong>gli inutili tentativi di tuffarsi nella vasca; ormai gli<br />

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