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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

Cap<strong>it</strong>olo 32: Il centurione<br />

Gesù aveva <strong>de</strong>tto al funzionario <strong>de</strong>l re, di cui aveva guar<strong>it</strong>o il figlio: “Se non ve<strong>de</strong>te<br />

segni e miracoli, voi non cre<strong>de</strong>rete”. Giovanni 4:48. Gli dispiaceva che i suoi compatrioti<br />

gli chie<strong>de</strong>ssero segni visibili <strong>de</strong>lla sua messianic<strong>it</strong>à, e si stupiva per la loro persistente<br />

incredul<strong>it</strong>à. Si rallegrò perciò per la fe<strong>de</strong> <strong>de</strong>l centurione che si rivolse a lui. Questi non<br />

mise in dubbio la potenza <strong>de</strong>l Salvatore e non gli chiese neppure di andare personalmente<br />

a compiere il miracolo. Gli disse: “Di, soltanto una parola e il mio servo sarà<br />

guar<strong>it</strong>o”. Matteo 8:8. {GN 231.1}<br />

Il servo <strong>de</strong>l centurione, colp<strong>it</strong>o da paralisi, stava per morire. I romani consi<strong>de</strong>ravano i<br />

servi come schiavi che venivano comprati, venduti e trattati spesso con cru<strong>de</strong>ltà. Ma quel<br />

centurione amava teneramente il suo servo e ne <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rava la guarigione. Era convinto<br />

che Gesù avrebbe potuto guarirlo. Non aveva mai visto il Salvatore, ma ciò che aveva<br />

ud<strong>it</strong>o era stato sufficiente per alimentare la sua fe<strong>de</strong>. Benché gli ebrei fossero caduti nel<br />

formalismo, questo romano era convinto che la loro religione fosse superiore alla sua.<br />

Aveva già abbattuto la barriera <strong>de</strong>ll’odio e <strong>de</strong>l pregiudizio nazionale, che separava i<br />

vinc<strong>it</strong>ori dai vinti, rispettava il servizio r<strong>it</strong>uale israel<strong>it</strong>ico e nutriva simpatia per gli ebrei<br />

che consi<strong>de</strong>rava adoratori <strong>de</strong>l vero Dio. L’insegnamento di Gesù, che gli era stato<br />

riportato, rispon<strong>de</strong>va ai bisogni <strong>de</strong>l suo spir<strong>it</strong>o. Nel suo intimo accettava le parole <strong>de</strong>l<br />

Salvatore, ma si sentiva in<strong>de</strong>gno di presentarsi a lui; chiese perciò ad alcuni anziani <strong>de</strong>gli<br />

ebrei di chie<strong>de</strong>re a Gesù di guarire il suo servo. Pensava che quegli uomini fossero in<br />

relazione con il gran<strong>de</strong> Maestro e potessero più facilmente avvicinarlo e ottenerne i<br />

favori. {GN 231.2}<br />

Giunto a Capernaum, Gesù incontrò gli anziani che gli riferirono il <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio <strong>de</strong>l<br />

centurione. Lo pregarono con insistenza dicendo: “Egli mer<strong>it</strong>a che tu gli conceda questo;<br />

perché ama la nostra nazione, ed è lui che ci ha costru<strong>it</strong>a la sinagoga”. Luca 7:4, 5. {GN<br />

231.3}<br />

Gesù si incamminò sub<strong>it</strong>o verso la casa di quell’ufficiale, ma a causa <strong>de</strong>lla folla<br />

proce<strong>de</strong>va lentamente. <strong>La</strong> notizia <strong>de</strong>l suo arrivo lo prece<strong>de</strong>tte e il centurione, appena lo<br />

venne a sapere, gli mandò a dire: “Signore, non darti questo incomodo, perche io non son<br />

<strong>de</strong>gno che tu entri sotto il mio tetto”. Versetto 6. Ma Gesù proseguì; infine il centurione<br />

ebbe il coraggio di presentarsi e dirgli: “Perché non mi sono neppure r<strong>it</strong>enuto <strong>de</strong>gno di<br />

venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guar<strong>it</strong>o. Perché anch’io sono uomo<br />

sottoposto all’autor<strong>it</strong>à altrui, e ho sotto di me <strong>de</strong>i soldati; e dico a uno: Vai, ed egli va; a<br />

un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fa’ questo, ed egli lo fa”. Versetti 7, 8. Il<br />

centurione voleva dire: come i miei soldati riconoscono in me il rappresentante<br />

<strong>de</strong>ll’autor<strong>it</strong>à romana e ubbidiscono, così tu rappresenti l’autor<strong>it</strong>à <strong>de</strong>l Dio infin<strong>it</strong>o, e tutte<br />

le cose create ubbidiscono alla tua parola. Tu puoi ordinare alla malattia di andarsene ed<br />

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