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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

tenuti a questo pagamento. Chie<strong>de</strong>ndo a Gesù questa imposta, i rabbini lo respingevano<br />

come profeta e come maestro, e lo trattavano come una persona comune. Un rifiuto da<br />

parte sua di pagare il tributo avrebbe significato slealtà verso il tempio; mentre il<br />

pagamento sarebbe stato la prova che egli non era un profeta. {GN 326.1}<br />

Solo poco prima Pietro aveva riconosciuto in Gesù il Figlio di Dio; ma in quel<br />

momento si lasciava sfuggire l’opportun<strong>it</strong>à di far conoscere il carattere <strong>de</strong>l suo Maestro.<br />

Dicendo all’esattore che Gesù pagava l’imposta, aveva virtualmente sanzionato la falsa<br />

i<strong>de</strong>a di Gesù a cui i sacerdoti e i capi cercavano di fare riferimento. {GN 326.2}<br />

Quando Pietro entrò in casa, il Salvatore, senza allu<strong>de</strong>re a ciò che era successo, chiese:<br />

“Che te ne pare, Simone? i re <strong>de</strong>lla terra da chi prendono i tributi o il censo? dai loro<br />

figliuoli o dagli stranieri?” Pietro rispose: “Dagli stranieri”. Gesù gli disse: “Ifigli,<br />

dunque, ne sono esenti”. Matteo 17:25, 26. I figli <strong>de</strong>l re sono esenti dal pagamento <strong>de</strong>lle<br />

imposte dovute dal popolo per il mantenimento <strong>de</strong>i re. In questo modo Israele, che si<br />

professava popolo di Dio, doveva mantenere il suo servizio; mentre Gesù, il Figlio di<br />

Dio, non era soggetto a questo obbligo. Se i sacerdoti e i lev<strong>it</strong>i erano esentati dal<br />

pagamento per il loro rapporto con il tempio, quanto più doveva esserlo colui per il quale<br />

il tempio era la casa <strong>de</strong>l Padre. {GN 326.3}<br />

Se Gesù avesse pagato l’imposta senza protestare, avrebbe riconosciuto la valid<strong>it</strong>à di<br />

quella pretesa e avrebbe rinnegato la sua divin<strong>it</strong>à. Ma, sebbene r<strong>it</strong>enesse opportuno<br />

accogliere quella richiesta, respinse la motivazione sulla quale si basava. Provve<strong>de</strong>ndo al<br />

pagamento <strong>de</strong>ll’imposta, <strong>de</strong>tte una prova <strong>de</strong>lla sua divin<strong>it</strong>à. Manifestò di essere una stessa<br />

cosa con Dio, e quindi di non essere obbligato al pagamento come un sudd<strong>it</strong>o <strong>de</strong>l<br />

regno. {GN 326.4}<br />

“Ma, per non scandalizzarli” disse a Pietro “va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo<br />

pesce che verrà su. Aprigli la bocca: troverai uno statère. Prendilo, e dàllo loro per me e<br />

per te”. Versetto 27. {GN 326.5}<br />

Sebbene la sua divin<strong>it</strong>à avesse rivest<strong>it</strong>o l’uman<strong>it</strong>à, questo miracolo manifestò la sua<br />

gloria. Egli era colui che attraverso Davi<strong>de</strong> aveva <strong>de</strong>tto: “Sono mie infatti tutte le bestie<br />

<strong>de</strong>lla foresta, mio è il bestiame che sta sui monti a migliaia. Conosco tutti gli uccelli <strong>de</strong>i<br />

monti, e quel che si muove per la campagna è a mia disposizione. Se avessi fame, non lo<br />

direi a te, perché mio è il mondo, con tutto quel che contiene”. Salmi 50:10-12. {GN<br />

327.1}<br />

Gesù affermò chiaramente che non aveva nessun obbligo di pagare l’imposta, tuttavia<br />

non entrò in polemica con i giu<strong>de</strong>i su questo punto. Essi avrebbero r<strong>it</strong>orto contro di lui le<br />

sue parole. Per ev<strong>it</strong>are di offen<strong>de</strong>rli, fece ciò che non era tenuto a fare. Era questa una<br />

lezione di gran<strong>de</strong> valore per i discepoli. Per la loro fe<strong>de</strong> sarebbero avvenuti notevoli<br />

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