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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

tutto il suo animo fremeva. Egli non si sarebbe serv<strong>it</strong>o <strong>de</strong>lla sua potenza divina per<br />

ev<strong>it</strong>are quell’agonia, ma come uomo avrebbe sopportato le conseguenze <strong>de</strong>l peccato e la<br />

collera di Dio contro la trasgressione. {GN 525.2}<br />

Ora Gesù era in una posizione diversa rispetto al passato. <strong>La</strong> sua sofferenza è ben<br />

<strong>de</strong>scr<strong>it</strong>ta dal profeta: “Insorgi, o spada, contro il mio pastore, contro l’uomo che mi è<br />

compagno! dice il Signore <strong>de</strong>gli eserc<strong>it</strong>i”. Zaccaria 13:7. Gesù, come sost<strong>it</strong>uto e garante<br />

<strong>de</strong>l peccatore, soffriva a causa <strong>de</strong>lla giustizia divina, e ne compren<strong>de</strong>va il significato.<br />

Colui che nel futuro sarebbe stato l’intercessore <strong>de</strong>gli uomini, ora sentiva il bisogno di un<br />

intercessore per sé. {GN 525.3}<br />

Gesù si ren<strong>de</strong>va conto che la sua comunione con il Padre era interrotta, e temeva che<br />

la sua uman<strong>it</strong>à non sarebbe stata capace di sopportare il confl<strong>it</strong>to imminente con le<br />

potenze <strong>de</strong>lle tenebre. Al tempo <strong>de</strong>lla sua tentazione nel <strong>de</strong>serto, il <strong>de</strong>stino <strong>de</strong>lla razza<br />

umana era stato in gioco, ma <strong>Cristo</strong> aveva vinto. Ora il tentatore si avvicina per l’ultima<br />

terribile battaglia, per la quale si era preparato durante i tre anni <strong>de</strong>l suo ministero. Tutto<br />

era nuovamente in gioco. Se fosse stato ancora sconf<strong>it</strong>to, avrebbe perso per sempre la sua<br />

speranza di predominio, sarebbe stato annientato e scacciato, e il regno <strong>de</strong>l mondo<br />

sarebbe passato <strong>de</strong>fin<strong>it</strong>ivamente a <strong>Cristo</strong>. Ma se <strong>Cristo</strong> fosse stato vinto, allora la terra<br />

sarebbe diventata il regno di Satana e la razza umana sarebbe caduta per sempre nelle sue<br />

mani. Pensando alle terribili conseguenze di quel confl<strong>it</strong>to, Gesù temeva la separazione<br />

da Dio. Satana gli disse che se egli diventava garante per un mondo peccatore, questa<br />

separazione sarebbe stata eterna. Si sarebbe i<strong>de</strong>n-tiflcato con il regno di Satana e non<br />

sarebbe più stato un<strong>it</strong>o a Dio. {GN 525.4}<br />

Che cosa avrebbe guadagnato Gesù con quel sacrificio? <strong>La</strong> colpa e l’ingrat<strong>it</strong>udine<br />

<strong>de</strong>gli uomini apparivano veramente irrimediabili. <strong>La</strong> s<strong>it</strong>uazione si profilava davanti al<br />

Salvatore nel suo aspetto più tetro. Quel popolo che si cre<strong>de</strong>va superiore a tutti gli altri<br />

per il van taggio <strong>de</strong>i beni temporali e spir<strong>it</strong>uali, lo aveva rifiutato, e cercava di distruggere<br />

colui che era il centro, il fondamento e il suggello <strong>de</strong>lle promesse fatte loro come a un<br />

popolo particolare. Uno <strong>de</strong>i suoi discepoli, tra i più assidui e attivi, lo avrebbe trad<strong>it</strong>o; un<br />

altro, fra i più zelanti, lo avrebbe rinnegato. Tutti lo avrebbero dimenticato. Gesù soffriva<br />

di fronte a queste prospettive. Lo tormentava il pensiero che coloro che aveva amato così<br />

tanto si sarebbero un<strong>it</strong>i alle trame di Satana. <strong>La</strong> lotta era terribile, per colpa <strong>de</strong>lla sua<br />

nazione, <strong>de</strong>i suoi accusatori, <strong>de</strong>l suo trad<strong>it</strong>ore, e di un mondo immerso nel male. Il<br />

peccato <strong>de</strong>gli uomini pesava sul <strong>Cristo</strong>; la consapevolezza <strong>de</strong>ll’ira di Dio lo tormentava.<br />

{GN 525.5}<br />

<strong>Cristo</strong> ve<strong>de</strong>va il prezzo per la salvezza <strong>de</strong>ll’uomo. Nella sua agonia si afferrò al<br />

terreno, come temendo di essere strappato dal cospetto di Dio. Non avvertiva la fredda<br />

rugiada <strong>de</strong>lla notte che ca<strong>de</strong>va sul suo corpo prostrato. Dalle sue labbra esangui uscì<br />

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