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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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Cap<strong>it</strong>olo 72:<br />

<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

questo in memoria di<br />

“Il Signore Gesù, nella notte in cui fu trad<strong>it</strong>o, prese <strong>de</strong>l pane, e dopo aver reso grazie,<br />

lo ruppe e disse: Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me.<br />

Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: Questo calice è il<br />

nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me.<br />

Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la<br />

morte <strong>de</strong>l Signore, finché egli venga”. 1 Corinzi 11:23-26. {GN 500.1}<br />

Era il momento di transizione fra i due patti, ognuno <strong>de</strong>i quali aveva la sua gran<strong>de</strong><br />

festa. Gesù, l’immacolato Agnello di Dio, stava per presentare se stesso come offerta per<br />

il peccato. Questa offerta avrebbe concluso quel complesso sistema di tipi e cerimonie<br />

che per quattromila anni avevano preannunciato la sua morte. Mentre mangiava la Pasqua<br />

insieme con i discepoli, Gesù stabilì al suo posto quel servizio che doveva ricordare il suo<br />

gran<strong>de</strong> sacrificio. <strong>La</strong> festa nazionale <strong>de</strong>gli ebrei doveva finire per sempre e Gesù la<br />

sost<strong>it</strong>uì con un r<strong>it</strong>o che sarebbe stato celebrato dai suoi discepoli in tutti i paesi e per tutte<br />

le età. {GN 500.2}<br />

<strong>La</strong> Pasqua fu stabil<strong>it</strong>a per ricordare la liberazione d’Israele dalla schiav<strong>it</strong>ù d’Eg<strong>it</strong>to.<br />

Dio aveva stabil<strong>it</strong>o che ogni anno si ricordasse quell’evento, e che ai bambini che ne<br />

avessero chiesto il significato, si raccontasse la storia di quella liberazione. In questo<br />

modo, quell’avvenimento meraviglioso rimase vivo nella mente di tutti. Il Signore stabilì<br />

la Cena per ricordare la gran<strong>de</strong> liberazione ottenuta con la morte di <strong>Cristo</strong>, e questa<br />

celebrazione sarebbe durata fino al suo r<strong>it</strong>orno in potenza e gloria. Così rimane vivo nelle<br />

nostre menti il ricordo <strong>de</strong>lla gran<strong>de</strong> opera compiuta per noi. {GN 500.3}<br />

<strong>La</strong> vigilia <strong>de</strong>lla loro liberazione dall’Eg<strong>it</strong>to, i figli d’Israele mangiarono la Pasqua in<br />

piedi, con i fianchi cinti e le lampa<strong>de</strong> in mano, pronti a partire. Celebravano quella festa<br />

in un atteggiamento conforme alle circostanze. Stavano per uscire dal paese d’Eg<strong>it</strong>to e<br />

per iniziare, attraverso il <strong>de</strong>serto, un viaggio faticoso e difficile. Al tempo di Gesù quella<br />

s<strong>it</strong>uazione era cambiata. Gli israel<strong>it</strong>i non venivano cacciati da un paese straniero, ma<br />

vivevano stabilmente nella loro terra. Secondo il riposo che era stato loro concesso,<br />

mangiavano la Pasqua allungati su un divano. {GN 500.4}<br />

Infatti, ab<strong>it</strong>ualmente, si sistemavano <strong>de</strong>i divani intorno alla tavola e gli osp<strong>it</strong>i vi si<br />

adagiavano, appoggiandosi sul fianco sinistro e usando la mano <strong>de</strong>stra per mangiare. In<br />

questa posizione si poteva facilmente appoggiare il capo sul petto <strong>de</strong>l vicino, e i piedi,<br />

dall’altro lato <strong>de</strong>l divano, potevano essere lavati con facil<strong>it</strong>à da qualcuno che passava<br />

intorno al cerchio che si era formato. {GN 501.1}<br />

Gesù è a tavola. <strong>La</strong> cena pasquale è stata serv<strong>it</strong>a. Vi sono anche i pani senza liev<strong>it</strong>o,<br />

che si usavano nel periodo <strong>de</strong>lla Pasqua, e il vino non fermentato. Gesù si serve di quei<br />

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