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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

alla loro tavola un cibo preparato e serv<strong>it</strong>o dalle loro stesse mani, insegnò nelle loro<br />

stra<strong>de</strong> e li trattò con la massima amabil<strong>it</strong>à. {GN 134.2}<br />

Nel tempio di Gerusalemme, un muro separava il cortile esterno da tutte le altre parti<br />

<strong>de</strong>ll’edificio sacro. Su di esso era scr<strong>it</strong>to in più lingue che nessuno straniero doveva<br />

superare quel lim<strong>it</strong>e. Se un Gentile fosse penetrato nella parte interna <strong>de</strong>l tempio, lo<br />

avrebbe profanato e avrebbe pagato quella colpa con la v<strong>it</strong>a. Ma Gesù, l’autore <strong>de</strong>l<br />

tempio e <strong>de</strong>i suoi servizi, legò a sé i gentili con il vincolo <strong>de</strong>lla simpatia, e con la sua<br />

grazia divina offrì loro la salvezza che gli ebrei avevano respinto. {GN 134.3}<br />

II soggiorno di Gesù in Samaria fu una benedizione per i suoi discepoli che erano<br />

ancora sotto l’influsso <strong>de</strong>l fanatismo ebraico. Essi pensavano che la fe<strong>de</strong>ltà alla propria<br />

nazione esigesse anche l’odio nei confronti <strong>de</strong>i samar<strong>it</strong>ani. Si meravigliarono perciò <strong>de</strong>lla<br />

condotta di Gesù. Tuttavia non poterono rifiutarsi di seguire il suo esempio; e durante i<br />

due giorni in Samaria, sebbene non fossero ancora <strong>de</strong>l tutto convinti, non si lasciarono<br />

dominare dai pregiudizi grazie alla fe<strong>de</strong>ltà al Maestro. Erano lenti a imparare che il<br />

disprezzo e l’odio dovevano ce<strong>de</strong>re in loro il posto alla compassione e alla simpatia. Ma,<br />

dopo l’ascensione di <strong>Cristo</strong> le sue lezioni ebbero per loro un significato nuovo. Dopo la<br />

discesa <strong>de</strong>llo Spir<strong>it</strong>o Santo essi si ricordarono <strong>de</strong>llo sguardo <strong>de</strong>l Salvatore, <strong>de</strong>lle sue<br />

parole, <strong>de</strong>l rispetto e <strong>de</strong>lla gentilezza da lui manifestati verso quegli stranieri disprezzati.<br />

Pietro, quando andò a predicare in Samaria, comunicò il me<strong>de</strong>simo spir<strong>it</strong>o <strong>de</strong>l Maestro.<br />

Giovanni, quando fu chiamato a Efeso e a Smirne, ricordò l’esperienza di Sichar e fu<br />

grato al divino Maestro che, preve<strong>de</strong>ndo le loro difficoltà, li aveva aiutati con il suo<br />

esempio. {GN 134.4}<br />

Il Salvatore prosegue oggi la stessa opera di quando offrì alla samar<strong>it</strong>ana l’acqua <strong>de</strong>lla<br />

v<strong>it</strong>a. Può acca<strong>de</strong>re talvolta, a coloro che si dicono suoi discepoli, di disprezzare i miseri e<br />

tenerli a distanza; ma nessuna differenza di nasc<strong>it</strong>a o di stirpe, nessuna differenza<br />

economica può privare gli uomini <strong>de</strong>ll’amore di Gesù. A ognuno, per quanto colpevole,<br />

Gesù dice: “Se tu me l’avessi chiesto, ti avrei dato <strong>de</strong>ll’acqua viva”. {GN 135.1}<br />

Il messaggio <strong>de</strong>l Vangelo non <strong>de</strong>ve essere diretto solo a coloro che, a nostro giudizio,<br />

ci farebbero onore accettandolo. Va annunciato a tutti. <strong>Cristo</strong> è pronto per istruire,<br />

ovunque si trovino, le persone che hanno il cuore aperto a ricevere la ver<strong>it</strong>à. Egli fa loro<br />

conoscere il Padre e il tipo di adorazione che gradisce. Parlando con loro, non usa<br />

metafore ma dice chiaramente, come alla donna al pozzo: “Sono io, io che ti parlo!” {GN<br />

135.2}<br />

Quando Gesù si se<strong>de</strong>tte accanto al pozzo di Giacobbe, veniva dalla Giu<strong>de</strong>a dove il suo<br />

ministero aveva prodotto pochi frutti. Era stato respinto dai sacerdoti e dai rabbini, e<br />

perfino quelli che si dicevano suoi discepoli non avevano riconosciuto il suo carattere<br />

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