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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

il Figlio ha la v<strong>it</strong>a; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la v<strong>it</strong>a”. Giovanni 5:11, 12. Gesù<br />

aggiunse: “E io lo risusc<strong>it</strong>erò nell’ultimo giorno”. Giovanni 6:54. <strong>Cristo</strong> è diventato una<br />

stessa carne con noi, affinché noi potessimo diventare uno stesso spir<strong>it</strong>o con lui. In virtù<br />

di questa unione possiamo risusc<strong>it</strong>are. Tutto questo non solo come manifestazione <strong>de</strong>lla<br />

potenza di <strong>Cristo</strong>, ma per il fatto che mediante la fe<strong>de</strong> la sua v<strong>it</strong>a è diventata la nostra.<br />

Coloro che vedono <strong>Cristo</strong> nella sua vera dimensione e lo ricevono nel cuore hanno la v<strong>it</strong>a<br />

eterna. Attraverso lo Spir<strong>it</strong>o, <strong>Cristo</strong> vive in noi. E lo Spir<strong>it</strong>o di Dio, ricevuto nel cuore<br />

grazie alla fe<strong>de</strong>, è il principio <strong>de</strong>lla v<strong>it</strong>a eterna. {GN 286.3}<br />

Il popolo aveva ricordato la manna che i loro padri avevano mangiato nel <strong>de</strong>serto,<br />

come se il fornire quel cibo fosse stato un miracolo più gran<strong>de</strong> di quello di Gesù; ma<br />

<strong>Cristo</strong> mostrò quanto piccolo fosse quel dono rispetto alle benedizioni che egli era venuto<br />

ad accordare. <strong>La</strong> manna poteva nutrire solo per questa esistenza terrena, non preservava<br />

dalla morte, non assicurava l’immortal<strong>it</strong>à, mentre il vero pane <strong>de</strong>l cielo avrebbe nutr<strong>it</strong>o<br />

l’uomo per la v<strong>it</strong>a eterna. Il Salvatore disse: “Io sono il pane <strong>de</strong>lla v<strong>it</strong>a. I vostri padri<br />

mangiarono la manna nel <strong>de</strong>serto e morirono. Questo è il pane che discen<strong>de</strong> dal cielo,<br />

affinché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno<br />

mangia di questo pane vivrà in eterno”. Giovanni 6:48-51. A questa immagine Gesù ne<br />

aggiunse un’altra. Egli poteva impartire la v<strong>it</strong>a agli uomini solo con la morte, e nelle<br />

parole che seguono indica la sua morte come il mezzo <strong>de</strong>lla salvezza: “E il pane che io<br />

darò è la mia carne, che darò per la v<strong>it</strong>a <strong>de</strong>l mondo”. Versetto 51. {GN 286.4}<br />

Gli israel<strong>it</strong>i stavano celebrando la Pasqua in Gerusalemme per commemorare la notte<br />

<strong>de</strong>lla liberazione d’Israele, quando l’angelo distruttore colpì i primogen<strong>it</strong>i d’Eg<strong>it</strong>to. Dio<br />

voleva che nell’agnello pasquale scorgessero l’Agnello di Dio e, attraverso quel simbolo,<br />

accettassero colui che avrebbe dato se stesso per la v<strong>it</strong>a <strong>de</strong>l mondo. Ma gli israel<strong>it</strong>i<br />

attribuirono tutta l’importanza al simbolo trascurando la realtà. Non scorgevano il corpo<br />

<strong>de</strong>l Signore. Le parole di <strong>Cristo</strong> insegnavano la stessa ver<strong>it</strong>à simboleggiata dal servizio<br />

pasquale. Ma ancora una volta non se ne resero conto. {GN 287.1}<br />

I rabbini chiesero allora con ira: “Come può costui darci da mangiare la sua<br />

carne?” Versetto 52. Essi finsero di inten<strong>de</strong>re alla lettera le sue parole, come aveva fatto<br />

Nico<strong>de</strong>mo quando chiese: “Come può un uomo nascere quand’è vecchio?” Giovanni 3:4.<br />

Compresero in parte il significato di quelle parole, ma non vollero riconoscerlo.<br />

Frainten<strong>de</strong>ndo quello che Gesù aveva <strong>de</strong>tto speravano di susc<strong>it</strong>are nel popolo l’ostil<strong>it</strong>à nei<br />

suoi confronti. {GN 287.2}<br />

Ma <strong>Cristo</strong> non rinunciò al simbolismo, anzi ripeté la stessa ver<strong>it</strong>à con un linguaggio<br />

ancora più forte. “In ver<strong>it</strong>à, in ver<strong>it</strong>à vi dico che se non mangiate la carne <strong>de</strong>l Figlio<br />

<strong>de</strong>ll’uomo e non bevete il suo sangue, non avete la v<strong>it</strong>a in voi. Chi mangia la mia carne e<br />

beve il mio sangue ha v<strong>it</strong>a eterna; e io lo risusc<strong>it</strong>erò nell’ultimo giorno. Perché la mia<br />

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