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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

ricevere solo se trasmettiamo agli altri. Riceviamo se diamo e nella misura in cui diamo.<br />

Così possiamo cre<strong>de</strong>re, avere fiducia, ricevere e dispensare. {GN 275.3}<br />

Nonostante le difficoltà e gli ostacoli apparentemente insormontabili, il regno di <strong>Cristo</strong><br />

si sviluppa. È l’opera di Dio, il quale provve<strong>de</strong> i mezzi necessari. I discepoli sinceri<br />

apriranno verso la folla affamata le mani pure e piene di cibo. Dio non si dimentica di<br />

coloro che con amore offrono la Parola <strong>de</strong>lla v<strong>it</strong>a agli uomini che, a loro volta,<br />

trasmettono ad altri il cibo che sazia gli affamati. {GN 275.4}<br />

<strong>La</strong>vorando per il Signore si corre il pericolo di contare troppo sui propri talenti e sulle<br />

proprie capac<strong>it</strong>à. Si per<strong>de</strong> così di vista l’Artefice divino. Troppo spesso chi lavora per<br />

<strong>Cristo</strong> non ha il senso <strong>de</strong>lla propria responsabil<strong>it</strong>à. Egli rischia di appoggiarsi sulle<br />

strutture invece che su Gesù, fonte di ogni forza. È un grave errore, nell’opera di Dio,<br />

confidare nella saggezza umana o nel numero. Il successo <strong>de</strong>ll’opera di Dio non dipen<strong>de</strong><br />

tanto dalla saggezza o dall’ingegno, quanto dalla purezza <strong>de</strong>lle intenzioni e da una fe<strong>de</strong><br />

semplice, sincera e ar<strong>de</strong>nte. {GN 275.5}<br />

Bisogna assumersi le proprie responsabil<strong>it</strong>à, compiere i propri doveri, affaticarsi in<br />

favore di coloro che non conoscono <strong>Cristo</strong>. Invece di scaricare le proprie responsabil<strong>it</strong>à<br />

su chi go<strong>de</strong> di maggiore stima, sarà bene lavorare secondo le proprie capac<strong>it</strong>à. {GN<br />

276.1}<br />

Alla domanda: “Dove compreremo <strong>de</strong>l pane perché questa gente abbia da mangiare?”,<br />

non si risponda con incredul<strong>it</strong>à. Quando i discepoli udirono l’ordine <strong>de</strong>l Salvatore: “Date<br />

loro voi da mangiare”, tante difficoltà si affacciarono alla loro mente. Pensavano di<br />

andare nei villaggi vicini per procurarsi <strong>de</strong>gli alimenti. Così, in un tempo come il nostro<br />

in cui la gente è priva <strong>de</strong>l pane di v<strong>it</strong>a, i figli <strong>de</strong>l Signore si chiedono: Faremo venire<br />

qualcuno da molto lontano per nutrire questa gente? Ma che cosa disse <strong>Cristo</strong>? Li fece<br />

se<strong>de</strong>re e li sfamò. Nello stesso modo, quando siete circondati da persone angosciate,<br />

sappiate che <strong>Cristo</strong> è presente. Comunicate con lui e portategli i vostri pani d’orzo. {GN<br />

276.2}<br />

I mezzi a disposizione sembrano insufficienti per l’opera, ma avremo abbondanti<br />

risorse se sapremo andare avanti con fe<strong>de</strong> e fiducia nella potenza <strong>de</strong>l Signore. Se l’opera<br />

è di Dio, egli stesso prov-ve<strong>de</strong>rà i mezzi per il suo compimento. Egli ricompenserà chi<br />

confida in lui con sincer<strong>it</strong>à e semplic<strong>it</strong>à. Il poco che sarà impiegato al servizio <strong>de</strong>l Signore<br />

<strong>de</strong>l cielo in maniera saggia ed equilibrata, crescerà nel momento stesso <strong>de</strong>lla<br />

distribuzione. L’esigua provvista di cibo che <strong>Cristo</strong> teneva fra le mani bastò finché la<br />

folla non fu sazia. Se ci rivolgiamo alla fonte di ogni potenza con le mani <strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong> tese<br />

per ricevere, saremo sostenuti nel nostro lavoro anche in mezzo alle circostanze più<br />

sfavorevoli, e saremo capaci di dare agli altri il pane <strong>de</strong>lla v<strong>it</strong>a. {GN 276.3}<br />

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