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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

lanterne. Mentre i membri <strong>de</strong>l sinedrio si radunavano, Anna e Caiafa interrogarono di<br />

nuovo Gesù, ma senza successo. {GN 536.1}<br />

Caiafa presie<strong>de</strong>va il tribunale. Accanto a lui c’erano i giudici e tutti coloro che si<br />

interessavano <strong>de</strong>l processo; alcuni soldati romani erano di guardia intorno al palco, ai<br />

piedi <strong>de</strong>l quale si trovava Gesù; tutti gli sguardi erano fissi su di lui. In mezzo<br />

all’ag<strong>it</strong>azione generale, Gesù si manteneva calmo e sereno. L’atmosfera che lo<br />

circondava sembrava pervasa da un sacro influsso. {GN 536.2}<br />

Caiafa consi<strong>de</strong>rava Gesù come un suo rivale; il sommo sacerdote era geloso per la<br />

prontezza con cui il popolo ascoltava quel Maestro e, almeno in apparenza, ne seguiva gli<br />

insegnamenti. Guardando quel prigioniero, Caiafa non poteva non ammirarne la dign<strong>it</strong>à e<br />

la nobiltà, né sottrarsi alla convinzione che l’uomo che gli stava davanti era simile a Dio.<br />

Ma sub<strong>it</strong>o respinse con s<strong>de</strong>gno un simile pensiero e chiese a Gesù con tono beffardo e<br />

altero di compiere davanti ai giudici uno <strong>de</strong>i suoi potenti miracoli. Il Salvatore sembrò<br />

non udire quelle parole. I presenti si resero conto <strong>de</strong>lla gran<strong>de</strong> differenza tra<br />

l’atteggiamento ecc<strong>it</strong>ato e maligno di Anna e Caiafa e quello dolce e solenne di Gesù.<br />

Perfino quella folla indur<strong>it</strong>a si chie<strong>de</strong>va se un uomo così, simile a Dio, dovesse essere<br />

condannato come un criminale. {GN 536.3}<br />

Caiafa, sentendo che l’ascen<strong>de</strong>nte di Gesù sui presenti aumentava, affrettò il processo.<br />

I nemici di Gesù erano molto perplessi; erano <strong>de</strong>cisi a condannarlo, ma non sapevano<br />

ancora come lo avrebbero fatto. I membri <strong>de</strong>l sinedrio erano farisei e sadducei, e fra<br />

questi due part<strong>it</strong>i regnavano animos<strong>it</strong>à e contrasti. Essi, per ev<strong>it</strong>are controversie, non<br />

trattavano <strong>de</strong>terminati argomenti. Gesù con poche parole avrebbe potuto metterli gli uni<br />

contro gli altri, distogliendoli dall’ira contro di lui. Caiafa era consapevole di ciò e voleva<br />

ev<strong>it</strong>are una disputa. {GN 536.4}<br />

Tanti testimoni avrebbero potuto dichiarare che Gesù aveva accusato gli scribi e i<br />

sacerdoti chiamandoli ipocr<strong>it</strong>i e assassini, ma non era conveniente presentare queste<br />

testimonianze. I sadducei, nelle loro aspre polemiche, avevano usato un linguaggio simile<br />

contro i farisei. Inoltre, queste testimonianze non avrebbero avuto nessun valore per i<br />

romani che erano seccati per le pretese <strong>de</strong>i farisei. {GN 537.1}<br />

Vi erano molte prove secondo cui Gesù aveva tenuto in poco conto le tradizioni<br />

giudaiche e aveva parlato con poco rispetto <strong>de</strong>lle loro cerimonie. Ma senza contare che<br />

gli stessi farisei e sadducei avevano i<strong>de</strong>e contrastanti sulla tradizione, un problema di<br />

questo genere non aveva alcun valore agli occhi <strong>de</strong>i romani. Non osavano accusarlo di<br />

trasgressione <strong>de</strong>l sabato, per paura che un’inchiesta avrebbe potuto mettere in luce il<br />

carattere <strong>de</strong>l suo ministero. <strong>La</strong> divulgazione <strong>de</strong>lle sue guarigioni avrebbe potuto impedire<br />

la realizzazione <strong>de</strong>i piani <strong>de</strong>i sacerdoti. {GN 537.2}<br />

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