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POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps

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inferiore alla scuola superiore, l’integrazione nell’ultimo triennio della scuola superiore<br />

e il raccordo scuola-lavoro.<br />

Le attività destinate alla formazione per l’inserimento e il reinserimento al lavoro di<br />

giovani ed adulti disoccupati/inoccupati si prefiggevano l’obiettivo di rispondere sia alle<br />

aspettative delle persone sia alle esigenze delle aziende relativamente ad ambiti<br />

professionali molto richiesti sul mercato del lavoro locale. Una parte rilevante delle<br />

attività è stata rivolta agli adulti non occupati del territorio, uomini e donne con più di<br />

40 anni, in genere con bassa scolarità o con diversi tipi di svantaggio.<br />

Per rispondere all’esigenza di realizzare un servizio formativo di accompagnamento al<br />

lavoro degli utenti dei Centri per l’Impiego (CIP) da utilizzare in tempo reale, dal 2004<br />

sono state programmate azioni specifiche che mettono a disposizione un catalogo di<br />

attività formative (percorsi formativi brevi – 30 ore, sia in forma individuale sia per<br />

piccoli gruppi, distribuiti sull’intero territorio provinciale) finalizzate a migliorare la<br />

loro occupabilità.<br />

E’ indubbio, anche guardando l’evoluzione degli indicatori e le statistiche sul mercato<br />

del lavoro regionale che il contesto va migliorando lentamente. I tassi di occupazione e<br />

di attività sono in crescita, sia per la componente maschile, sia per quella femminile.<br />

Diminuiscono i tassi di disoccupazione, soprattutto i tassi giovanili e giovanili<br />

femminili; aumenta l’occupazione over 55 che lentamente si avvicina ai target di<br />

Lisbona. In uno scenario complessivamente positivo, emergono tuttavia alcune nodi che<br />

occorre sciogliere nella programmazione attuale (2007-2013).<br />

Per quanto riguarda il contributo specifico che la programmazione del Fondo Sociale ha<br />

potuto dare ai gruppi di riferimento, l’analisi delle attività poste in essere, traguardata<br />

alla lettura del contesto socioeconomico, consente certamente di trarre spunti<br />

importanti. Sebbene una parte molto importante dei destinatari della formazione sia<br />

stata rappresentata da persone, uomini e donne, con titoli di studio bassi, tuttavia,<br />

andrebbe dedicata a questo target, per la sua diffusione sul mercato del lavoro, ancora<br />

una peculiare attenzione. D’altro canto, non si può prescindere dalla definizione di<br />

percorsi professionali e formativi anche per i destinatari con titoli di studio più elevati.<br />

Va intensificato lo sforzo di intercettare un maggior numero di lavoratori atipici ed<br />

anziani nelle attività formative, soprattutto nella formazione continua e permanente,<br />

soprattutto se donne.<br />

Occorre sostenere i processi di formazione e aumento del reddito di ampie categorie<br />

della popolazione che svolgono mansioni poco qualificate, lavorano part-time o sono a<br />

rischio di esclusione sociale e/o lavorativa.<br />

Resta significativo il problema relativo alla prevenzione della disoccupazione giovanile<br />

intellettuale, e non va quindi abbandonato un filone di attività orientative e formative<br />

che migliori l’incontro domanda/offerta di lavoro.<br />

Sebbene la componente femminile sia stata ampiamente rappresentata nei destinatari<br />

della precedente programmazione, va tuttavia ridotto il divario presente tra uomini e<br />

donne nella formazione continua, e va comunque tenuta alta l’attenzione alle donne<br />

prive di lavoro e che lo cercano, ancora molto numerose nel territorio.<br />

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