POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps
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Data la complessità e la vastità delle problematiche relative all’innovazione, nel<br />
prosieguo dell’analisi verrà approfondito il tema del capitale umano per la ricerca e<br />
l’innovazione, maggiormente coerente con i contenuti degli interventi finanziati dal<br />
<strong>FSE</strong>.<br />
3.2.2. Capitale Umano per la Ricerca e l’Innovazione<br />
Lo sviluppo dell’istruzione e dell’apprendimento nelle università e sul lavoro<br />
rappresenta una precondizione senza la quale l’innovazione troverebbe gravi difficoltà<br />
ad essere supportata.<br />
Il tasso di passaggio fra le scuole superiori e l’università 16 costituisce un significativo<br />
indice della propensione dei giovani a proseguire gli studi dopo il diploma, verso i<br />
livelli più alti dell’istruzione. I dati esposti nella tabella seguente, relativi agli anni<br />
accademici <strong>2000</strong>/01 e 2005/06, mostrano un netto aumento in Emilia-Romagna del<br />
numero dei giovani diplomati che si sono iscritti all’università, che ha portato l’Emilia-<br />
Romagna a posizionarsi al di sopra della media italiana e del nord Italia, dove si sono<br />
registrati aumenti meno significativi.<br />
Tab. 3 Tasso di passaggio dalla scuola superiore all’università; A.a. <strong>2000</strong>/01 - 2005/06. Valori %(*)<br />
Suddivisioni<br />
2001/2002 2005/<strong>2006</strong><br />
territoriali M F Tot. M F Tot.<br />
Emilia-Romagna 64,8 67,0 66,0 66,0 76,5 71,5<br />
Nord 65,0 70,1 67,7 64,0 73,7 69,1<br />
ITALIA 64,3 73,1 68,9 63,5 75,7 69,7<br />
(*) Immatricolati per 100 diplomati di scuola secondaria superiore dell'anno scolastico precedente.<br />
Fonte: elaborazione CRAS su dati Miur<br />
Si nota inoltre come la componente femminile, superiore rispetto a quella maschile in<br />
entrambi i bienni di riferimento, influisca notevolmente sulla crescita generale del tasso<br />
di passaggio dalla scuola superiore all’università in tutte e tre le suddivisioni territoriali<br />
prese a riferimento (nel caso del nord e dell’Italia completamente, essendo solo il dato<br />
femminile ad aumentare).<br />
Il trend positivo è confermato anche per quanto concerne il tasso di iscrizione, il quale<br />
cresce per l’Emilia-Romagna rispetto all’anno accademico <strong>2000</strong>/01 di 3 punti in<br />
percentuale e si attesta ad un livello più elevato rispetto a quello della media delle<br />
regioni del nord Italia e poco al di sotto di quello della media italiana in generale.<br />
Tab 4 Tasso di iscrizione; A.a. <strong>2000</strong>/01 - 2005/06. Valori % (*)<br />
Suddivisioni<br />
2001/2002 2005/<strong>2006</strong><br />
territoriali M F Tot M F Tot.<br />
Emilia-Romagna 30,6 38,4 34,4 32,5 42,5 37,4<br />
Nord 28,3 35,3 31,7 30,1 39,1 34,5<br />
ITALIA 30,4 40,0 35,1 34,0 45,7 39,8<br />
(*)Iscritti all’università per 100 giovani di 19-25 anni.<br />
Fonte: elaborazione CRAS su dati Miur<br />
Anche riguardo a questo dato si nota come vi sia una forte predominanza della<br />
componente femminile rispetto a quella maschile per tutte e tre le suddivisioni<br />
16 Per le tabelle 3, 4 e 5 le suddivisioni territoriali si riferiscono alla residenza degli studenti e non alla<br />
collocazione geografica della sede universitaria presso cui sono iscritti.<br />
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