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POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps

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CRAS Integrazione dei sistemi e Politiche di genere – Regione Emilia-Romagna<br />

⇒ una pari indipendenza economica per le donne e gli uomini;<br />

⇒ l’equilibrio tra attività professionale e vita privata;<br />

⇒ la pari rappresentanza nel processo decisionale;<br />

⇒ l’eradicazione di tutte le forme di violenza fondate sul genere;<br />

⇒ l’eliminazione di stereotipi sessisti;<br />

⇒ la promozione della parità tra i generi nelle politiche esterne e di sviluppo.<br />

Per ciascun settore il documento indica gli obiettivi e gli interventi prioritari. Come per i<br />

precedenti periodi di programmazione, gli obiettivi potranno essere perseguiti attraverso<br />

una pluralità di Fondi: i Fondi Strutturali, i programmi finanziati da diversi ambiti<br />

politici e il programma Progress.<br />

Inoltre, la Commissione continuerà a sostenere la diffusione di due importanti<br />

metodologie quali:<br />

• la valutazione d’impatto secondo l’ottica di genere,<br />

• il bilancio di genere,<br />

in quanto capaci di apportare trasparenza e affidabilità.<br />

La tabella di marcia verrà costantemente monitorata attraverso specifici indicatori<br />

articolati per area di intervento, che riflettono il larga misura gli indicatori utilizzati per<br />

misurare l’avanzamento verso gli obiettivi della Strategia di Lisbona.<br />

Nei nuovi Regolamenti dei Fondi Strutturali, le pari opportunità rappresentano sempre<br />

una priorità trasversale. In particolare, il Regolamento Generale 30 all’art. 16 prevede che<br />

“Gli Stati membri e la Commissione provvedono affinché la parità tra uomini e donne e<br />

l'integrazione della prospettiva di genere siano promosse nel corso delle varie fasi di<br />

attuazione dei Fondi. Gli Stati membri e la Commissione adottano le misure necessarie<br />

per prevenire ogni discriminazione fondata sul sesso, la razza o l'origine etnica, la<br />

religione o le convinzioni personali, le disabilità, l'età o l'orientamento sessuale durante<br />

le varie fasi di attuazione dei Fondi, ed in particolare nell'accesso agli stessi”.<br />

Anche nel Regolamento del <strong>FSE</strong> 31 all’art. 6 viene affermato il principio secondo il quale<br />

“Gli Stati membri provvedono affinché i programmi operativi comprendano una<br />

descrizione delle misure adottate per favorire la parità di genere e le pari opportunità<br />

nelle fasi di preparazione, attuazione, monitoraggio e valutazione dei programmi<br />

operativi. Gli Stati membri promuovono una partecipazione equilibrata di donne e<br />

uomini alla gestione e alla realizzazione dei programmi operativi a livello locale,<br />

regionale e nazionale, come opportuno”.<br />

Tali principi sono stati introdotti nel nuovo Programma Operativo 2007-2013 della<br />

Regione Emilia-Romagna. Una doverosa riflessione valutativa del nuovo periodo di<br />

programmazione porta ad evidenziare che non c’è più l’elemento di obbligatorietà di<br />

riserva finanziaria per le politiche di pari opportunità tra uomini e donne come nel<br />

precedente periodo, ovvero il nuovo <strong>POR</strong> non presenta un intero Asse dedicato<br />

30 Regolamento (CE) N. 1083/<strong>2006</strong> del Consiglio dell'11 luglio <strong>2006</strong>.<br />

31 Regolamento (CE) N. 1081/<strong>2006</strong> del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio <strong>2006</strong> relativo al<br />

Fondo sociale europeo e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1784/1999<br />

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