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POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps

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2007-2013, rafforzare fortemente le attività di formazione e di riqualificazione<br />

professionale rivolte agli adulti.<br />

Per quanto concerne il livello di abbandono prematuro degli studi da parte dei giovani,<br />

la tabella mostra, inoltre, come esso, anche se più basso rispetto alla media italiana e<br />

molto vicino alla media UE15, sia più alto rispetto a quello della media del Nord-Est e<br />

dell’Unione allargata e ancora parecchio lontano rispetto all’obiettivo UE, fissato al<br />

10%.<br />

Dato totalmente positivo, invece, non solo rispetto alla media nazionale e del Nord-Est,<br />

ma anche a quella comunitaria, è quello relativo ai laureati in scienze e tecnologia. E’<br />

stato già raggiunto e superato l’obiettivo comunitario fissato al 15 per mille e la<br />

performance regionale è molto buona anche rispetto alla media comunitaria. Si può<br />

inoltre aggiungere che in Italia la Regione Emilia-Romagna fa registrare le quote più<br />

elevate di laureati in discipline scientifiche e tecnologiche sia per gli uomini sia per le<br />

donne, anche se il divario tra la quota di laureati e di laureate è tra i più marcati d’Italia.<br />

2. I risultati del <strong>POR</strong> <strong>2000</strong>-<strong>2006</strong> della Regione Emilia/Romagna<br />

Al termine della programmazione <strong>2000</strong>-<strong>2006</strong> del <strong>POR</strong> Ob. 3 della Regione Emilia-<br />

Romagna appare utile analizzare e approfondire i risultati perseguiti e raggiunti con<br />

chiavi di lettura ed approcci valutativi rivolti al futuro, al fine di offrire una integrazione<br />

di conoscenza utile per l’avvio della nuova programmazione 2007-2013.<br />

Nello specifico, l’ultimo triennio di programmazione 2004-<strong>2006</strong> viene analizzato in una<br />

visione d’insieme che tiene in considerazione le nuove priorità definite nel <strong>POR</strong> 2007-<br />

2013, quali:<br />

• Adattabilità<br />

• Occupabilità<br />

• Inclusione sociale<br />

• Capitale umano<br />

Sono le quattro priorità indicate dalla Commissione Europea nell’ambito del<br />

Regolamento del <strong>FSE</strong> e sulle quali le politiche regionali dovranno far convergere la<br />

propria azione coerentemente alle specificità del tessuto socio-economico e ai punti di<br />

forza e debolezza del mercato del lavoro.<br />

A tali priorità, si è scelto di aggiungere un ulteriore approfondimento valutativo relativo<br />

alla conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare per la particolare attenzione<br />

dedicata dalla Regione Emilia-Romagna alla problematica e per la rilevanza che assume<br />

tale politica nell’ambito del perseguimento degli obiettivi di parità tra uomini e donne,<br />

soprattutto in relazione all’aumento della partecipazione delle donne nel mercato del<br />

lavoro, alla progressione di carriera ed a creare le condizioni per le quali una donna o un<br />

uomo possano scegliere liberamente e con le stesse condizioni di partenza, tra vita<br />

familiare e quella lavorativa.<br />

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