POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps
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l'innovazione, nel rispetto della sostenibilità ambientale, e anche in riferimento alla<br />
qualificazione della produzione e dei consumi energetici; (b) trasferire conoscenze e<br />
competenze tecnologiche e utilizzare le risorse umane nelle Università, nei centri di<br />
ricerca e nelle imprese, in attività di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico;<br />
(c) sviluppare di una rete coordinata di iniziative, attività e strutture per la ricerca di<br />
interesse industriale e l'innovazione tecnologica.<br />
La L.R. 7/2002 è attuata attraverso il Programma Regionale per la Ricerca industriale,<br />
l'innovazione e il trasferimento tecnologico (Priitt), inserito nell’ambito del Programma<br />
Triennale per le Attività Produttive, che punta a contribuire al consolidamento di una<br />
comunità regionale della conoscenza e dell’innovazione, costituita dai soggetti che nei<br />
rispettivi ambiti operano per l’innovazione e interagiscono per scambiare e sviluppare<br />
nuove conoscenze. Del Priitt appaiono particolarmente interessanti le misure volte alla<br />
generazione di nuove attività imprenditoriali e professionali ad alto contenuto<br />
tecnologico (Misura 2), al trasferimento di conoscenze e competenze tecnologiche<br />
(Misura 3) e allo sviluppo di rete (Misura 4).<br />
Anche il Piano Triennale Attività Produttive 2003/2005 presenta alcune misure volte ad<br />
incentivare e sostenere progetti di innovazione del sistema produttivo e dei soggetti<br />
imprenditoriali: in particolare della Misura 3.1, volta allo sviluppo del sistema<br />
produttivo regionale verso la ricerca industriale e strategica, l’Azione A sostiene<br />
progetti di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo, mentre l’Azione B lo<br />
sviluppo di laboratori industriali; della Misura 3.2 l’Azione B dà contributi per l’avvio<br />
di iniziative imprenditoriali per la ricerca industriale, l’innovazione ed il trasferimento<br />
tecnologico; la Misura 3.3 sostiene, infine, azioni per il trasferimento di conoscenze e<br />
competenze tecnologiche.<br />
Più specificamente rivolto all’universo femminile è il Programma Imprenditoria<br />
femminile <strong>2006</strong>/2007, volto a conciliare le caratteristiche del tessuto produttivo con i<br />
punti di forza dell’imprenditoria femminile. Il programma persegue varie finalità, tra cui<br />
quelle relative ai settori maggiormente innovativi sono: (a) Asse 1 - Ricerca industriale<br />
e trasferimento tecnologico, il cui obiettivo è rafforzare la rete della ricerca industriale e<br />
del trasferimento tecnologico e favorire la creazione di tecnopoli per la competitività;<br />
(b) Asse 2 - Sviluppo innovativo delle imprese, volto a favorire la crescita delle imprese<br />
attraverso processi di innovazione.<br />
Sulla società dell’informazione intervengono il Piano telematico regionale, attento allo<br />
sviluppo infrastrutturale e all’e-government, e la legge regionale per lo sviluppo della<br />
società dell’informazione (L.R. 11/2004), che, coerentemente con gli orientamenti<br />
comunitari sulla coesione sociale, traccia anche una linea politica d’intervento per far<br />
fronte al cosiddetto “divario digitale”.<br />
3.4.2. L’integrazione delle politiche<br />
La crescita di un’economia della conoscenza si basa sul raggiungimento di alti livelli di<br />
formazione e professionalità, perseguiti attraverso il costante e deciso allargamento<br />
delle possibilità di sviluppo di tutti gli strati della popolazione e nel miglioramento della<br />
qualità del lavoro. Questo obiettivo di crescita può realizzarsi con la costituzione di un<br />
sistema in cui educazione, istruzione, orientamento, formazione e politiche del lavoro<br />
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