28.05.2013 Views

POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps

POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps

POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

CRAS Integrazione dei sistemi e Politiche di genere – Regione Emilia-Romagna<br />

Uomini e donne portano con sé un differente comportamento nel mercato del lavoro che<br />

deve essere studiato e valorizzato per pervenire ad un migliore sviluppo. Ad esempio le<br />

donne hanno un forte legame per la cura degli altri, anche a discapito della propria cura<br />

e del proprio inserimento nel mercato del lavoro. Questo particolare comportamento può<br />

aiutare il politico a comprendere meglio il mercato ed a intervenirvi per modificarlo.<br />

Il policy maker è chiamato quindi ad un grande sforzo di analisi ed articolazione delle<br />

politiche di conciliazione, che non può prescindere dalla individuazione dei bisogni del<br />

territorio e dei settori di intervento e relativi soggetti coinvolti in maniera integrata nel<br />

raggiungimento degli obiettivi di conciliazione.<br />

5.5.1 Individuazione dei bisogni<br />

Al fine di realizzare una programmazione integrata e unitaria delle politiche regionali a<br />

favore della conciliazione è utile evidenziare attraverso una tabella i fabbisogni<br />

territoriali (servizi) legati alle differenti condizioni lavorative delle donne e degli uomini<br />

(occupati/e e non occupati/e) alla situazione familiare (presenza di figli e/o persone a<br />

carico).<br />

I bisogni, infatti, variano a seconda della presenza della donne nel mercato del lavoro, in<br />

quanto l’organizzazione giornaliera del tempo differisce secondo la tipologia del<br />

contratto lavorativo che si possiede: la lavoratrice dipendente probabilmente avrà<br />

maggiori rigidità nell’organizzazione dei propri tempi dovendo rispettare quelli che<br />

sono i tempi della azienda in cui lavora. Per queste ragioni, la flessibilità di orario dei<br />

servizi offerti dal territorio potrebbe essere un bisogno primario. Le lavoratrici con<br />

contratto atipico potrebbero essere assimilate alle lavoratrici dipendenti in quanto nella<br />

maggior parte dei casi i contratti a progetto o occasionali sono finti travestimenti di<br />

situazione di dipendenza occupazionale.<br />

Le donne autonome e le imprenditrici, invece, potrebbero sentire meno prioritarie le<br />

esigenze nell’organizzazione del tempo, in quanto potenziali titolari della gestione del<br />

proprio tempo, quindi i loro fabbisogni potrebbero essere individuati nella presenza di<br />

servizi “tradizionali” per l’infanzia e per gli anziani, ma anche di modalità innovative<br />

quali ad esempio la figura di sostituzione nel caso dell’imprenditrice.<br />

L’attenzione alla tipologia di bisogno, infine, è certamente legata allo stato di famiglia<br />

in cui si trova la donna, se all’interno di una coppia con o senza figli, con o senza<br />

persone a carico oppure se donna sola. La tipologia di servizio richiesto dipende sia<br />

dalla età dei bambini, sia dalla tipologia di dipendenza della persona a carico: anziano<br />

autosufficiente e non, persona diversamente abile con differenti livelli e gravità della<br />

disabilità.<br />

255

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!