POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps
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La cornice di riferimento è costituita in primo luogo dal nuovo quadro normativo e<br />
programmatico definito da:<br />
1. Regolamenti Comunitari relativi ai Fondi Strutturali (1083/<strong>2006</strong>) e al Fondo<br />
Sociale Europeo Ob. 2, (1081/<strong>2006</strong>);<br />
2. Quadro Strategico Nazionale (QSN);<br />
3. Programma Operativo Regione Emilia –Romagna 2007-2013.<br />
Gli Orientamenti Strategici Comunitari, approvati nella seduta del Consiglio del 6<br />
ottobre <strong>2006</strong>, hanno l’obiettivo di promuovere un aumento del contenuto strategico<br />
della politica di coesione, al fine di rafforzare le sinergie con gli obiettivi dell’Agenda di<br />
Lisbona rinnovata e di facilitarne la realizzazione.<br />
Gli OSC affermano le seguenti tre priorità:<br />
⇒ rendere più attraenti gli Stati Membri, le regioni, le città, migliorando<br />
l’accessibilità, garantendo una qualità e un livello adeguato di servizi e tutelando<br />
l’ambiente;<br />
⇒ promuovere l’innovazione, l’imprenditorialità e lo sviluppo dell’economia della<br />
conoscenza mediante lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione, comprese le<br />
nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione;<br />
⇒ creare nuovi e migliori posti di lavoro attirando un maggior numero di persone<br />
verso il mercato del lavoro o l’attività imprenditoriale, migliorando l’adattabilità<br />
dei lavoratori e delle imprese e aumentando gli investimenti nel capitale umano.<br />
La strategia regionale per l’intervento del <strong>FSE</strong>, nell’ambito degli obiettivi globali<br />
richiamati, ha tenuto conto delle peculiarità del mercato del lavoro regionale e delle<br />
priorità che ne conseguono, articolandosi in obiettivi globali tra i quali citiamo i<br />
seguenti:<br />
⇒ contribuire all’occupabilità dei soggetti in età lavorativa;<br />
⇒ sviluppare un’offerta di istruzione, formazione professionale e orientamento che<br />
consenta lo sviluppo di percorsi di apprendimento per tutto l’arco della vita<br />
favorendo anche l'adeguamento e l’integrazione tra i sistemi della formazione,<br />
istruzione e lavoro;<br />
⇒ sostenere le politiche di flessibilizzazione del mercato del lavoro, promuovere la<br />
competitività e favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità;<br />
⇒ migliorare l'accesso, la partecipazione e la posizione delle donne nel mercato del<br />
lavoro.<br />
In questo quadro hanno assunto un peso rilevante gli interventi volti a migliorare il<br />
sistema dell’istruzione e della formazione rendendolo maggiormente legato e<br />
rispondente ai fabbisogni espressi dal territorio regionale. In tal senso, la Regione ha<br />
investito alcune risorse sia nel rafforzamento delle competenze tecniche degli<br />
amministratori, sia nel facilitare processi di apertura e di esternalizzazione delle attività<br />
e dei compiti istituzionali. Il sistema della formazione, dell’istruzione e del lavoro ha<br />
potuto dunque beneficiare di un assetto organizzativo più efficiente e rispondente ai<br />
fabbisogni reali della popolazione. I principi chiave che hanno mosso il processo di<br />
trasformazione (dal lato del sistema di governance regionale) e che sono stati<br />
considerati strategici per il successo dell’iniziativa e per il conseguimento degli obiettivi<br />
formativi e occupazionali attengono a quattro aspetti chiave:<br />
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