POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps
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capacità di innovazione delle imprese e del settore pubblico, nonché al potenziamento<br />
dei sistemi di istruzione e formazione. Ciononostante non vi sono che pochi interventi<br />
volti all’eliminazione delle discriminazioni tra i sessi in questo settore, per cui la<br />
maggior parte della normativa è di tipo generale.<br />
3.3.1. Le politiche<br />
Le politiche comunitarie<br />
A livello comunitario, la Commissione Europea, nel formulare le linee di indirizzo per il<br />
rilancio della Strategia di Lisbona nel marzo 2005, individua l’obiettivo di fare<br />
dell’Europa un’economia ad alta intensità di conoscenza ed innovazione, a partire da tre<br />
priorità: (a) rendere l’Europa più capace di attrarre investimenti e lavoro; (b) porre<br />
l’innovazione e la conoscenza al servizio della crescita; (c) creare nuovi e migliori posti<br />
di lavoro, laddove porre la conoscenza e l’innovazione al servizio della crescita<br />
significa anzitutto aumentare e migliorare gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo,<br />
promuovere l’innovazione, l’adozione delle nuove tecnologie dell’informazione e della<br />
comunicazione e l’uso sostenibile delle risorse, contribuire alla creazione di una solida<br />
base industriale europea. Per il raggiungimento di tali finalità la Commissione ha<br />
previsto che gli Stati membri utilizzino le risorse dei Fondi strutturali e in particolare<br />
del Fondo sociale europeo 18 . E’ interessante notare che le linee guida 19 indicate dalla<br />
Commissione per elaborare i Programmi nazionali di riforma per la crescita e<br />
l’occupazione, in attuazione della strategia non contengono uno specifico orientamento<br />
per le Pari Opportunità, anche se Lisbona ha quantificalo l’obiettivo dell’occupazione<br />
femminile (60% delle donne occupate entro il 2010) e ha dato un taglio trasversale alla<br />
questione di genere, prevedendo l’utilizzo di indicatori disaggregati.<br />
Inoltre, per il nuovo periodo di programmazione, la Commissione europea ha attivato<br />
diversi strumenti per rafforzare il potenziale tecnologico dell’Unione, i quali, seppure<br />
non sostengono programmi specifici e attività di ricerca volti direttamente al<br />
rafforzamento delle pari opportunità nei settori dell’innovazione scientifica e<br />
tecnologica, si fondano sul rispetto dei principi etici fondamentali, tra cui garantire le<br />
pari opportunità in tutti gli ambiti della ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico,<br />
senza mettere da parte qualità e competenza.<br />
In primo luogo è stato ideato lo “Spazio europeo per la ricerca” (SER) volto a<br />
coordinare le attività di ricerca e innovazione a livello degli Stati membri e dell'Unione<br />
europea, facilitando lo scambio di dati, la comparazione dei risultati, la realizzazione di<br />
studi multidisciplinari, i trasferimenti e la tutela di nuove conoscenze scientifiche<br />
nonché l'accesso ai poli di eccellenza e alle apparecchiature più avanzate.<br />
Il VII Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico, entrato in vigore da<br />
gennaio 2007, diviene, in questo contesto, un elemento determinante per la<br />
realizzazione del SER e più in generale per il conseguimento degli obiettivi stabiliti<br />
dalla Strategia di Lisbona.<br />
18<br />
Commissione Europea, Orientamenti integrati per la crescita e l’occupazione (2005-2008), COM(2005)<br />
141def.<br />
19<br />
Comunicazione della Commissione del 5 luglio 2005 - Politica di coesione a sostegno della crescita e<br />
dell'occupazione - Linee guida della strategia comunitaria per il periodo 2007-2013, COM(2005) 299 def.<br />
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