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POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps

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Osservando tuttavia gli indicatori di reddito per ruolo professionale emerge un forte<br />

divario tra la soglia minima di 5.000 euro circa percepiti dai soci di cooperative sino al<br />

limite massimo di 30.000 euro degli amministratori, sindaci di società e revisori.<br />

Sotto il profilo quantitativo è possibile delineare quattro macro tipologie di lavoratori<br />

che ricadono nella gestione separata INPS:<br />

- circa 60.000 sono amministratori, sindaci e revisori di società, che svolgono<br />

queste attività in modo esclusivo oppure concorrente;<br />

- circa 26.000 sono pensionati e lavoratori che integrano il proprio reddito<br />

principale con altri impegni professionali;<br />

- quasi 20.000 sono professionisti presenti nella gestione separata per assenza di<br />

propri Ordini professionali;<br />

- quasi 70.000 sono, infine, i collaboratori puri in cui ricadono sia figure<br />

professionali di alto profilo legate all’università e alla ricerca, all’ambito dello<br />

sviluppo tecnologico ed informatico, al sistema della formazione professionale,<br />

sia figure più tradizionali dell’area della consulenza alle imprese e alle persone,<br />

sia presumibili “travestimenti” del lavoro dipendente come nel caso degli<br />

operatori dei call center o di coloro i quali svolgono formalmente un'attività<br />

autonoma, ma sono soggetti alle regole e condizioni dei subordinati senza<br />

tuttavia usufruire delle medesime garanzie normative, previdenziali e reddituali.<br />

Dall’analisi emergono alcuni aspetti che è utile sottolineare ulteriormente:<br />

⇒ il contesto del lavoro atipico in Emilia Romagna diverge leggermente da quello<br />

nazionale. L’aumento dell’occupazione rilevato nell’ultimo anno assume<br />

caratteri diversi a seconda del genere: per i maschi si tratta di occupazione di<br />

tipo tradizionale, dipendente e a tempo indeterminato; per le femmine essa<br />

assume forme di lavoro atipico, come suggeriscono anche le rilevazioni<br />

Excelsior. Dai dati disponibili, emerge il calo dell’occupazione dipendente<br />

standard e del lavoro autonomo e, di converso, l’incremento del tempo<br />

determinato, del lavoro atipico e del part time a tempo indeterminato per le<br />

donne.<br />

⇒ la diffusione territoriale del lavoro atipico mostra un’incidenza maggiore del part<br />

time e degli altri atipici nel territorio romagnolo rispetto a quello emiliano.<br />

⇒ il lavoro atipico appare un fenomeno legato all’ingresso nel mercato del lavoro.<br />

Inoltre, esso assume caratteri strutturali per le donne poiché facilita l’ingresso<br />

nel mercato del lavoro ma non consente di transitare verso forme di lavoro<br />

standard, mentre per gli uomini la transizione è più incoraggiata. Per le donne, si<br />

tratta più di una scelta forzata (quella di lavorare part-time o con contratti<br />

parasubordinati) che una scelta vera e propria.<br />

1.1.3 Over 45<br />

Alla luce delle attuali tendenze demografiche, che vedono aumentare costantemente il<br />

peso delle persone anziane all’interno delle società europee, risulta molto importante<br />

adottare misure che permettano di prolungare la vita lavorativa. Negli ultimi 150 anni<br />

infatti si è verificato, nei Paesi sviluppati, un notevole innalzamento dell’età media della<br />

popolazione, che ha profondamente modificato la struttura per età delle società. Di<br />

contro, a partire dagli anni ’70, la partecipazione al mercato del lavoro degli<br />

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