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POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps

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CRAS Integrazione dei sistemi e Politiche di genere – Regione Emilia-Romagna<br />

fenomeni di neo-caporalato illegale degli immigrati, di fatto sottratti a tutele di carattere<br />

normativo e sindacale. Tuttavia, si può ragionevolmente stimare che oltre due terzi degli<br />

stranieri siano occupati regolarmente, poiché la forza di lavoro tra i soggiornanti è<br />

composta da circa 160mila unità, pari al 65% dei permessi di soggiorno.<br />

Tabella 8. Distribuzione dei lavoratori subordinati extracomunitari per settore economico nella<br />

regione Emilia Romagna. Anno 2005.<br />

Settore di impiego Extra UE %<br />

Agricoltura 12115 6,68<br />

Pesca 47 0,03<br />

Estrazione di Minerale 136 0,08<br />

Industria 57215 31,57<br />

Elettricità, Gas e Acqua 182 0,10<br />

Costruzioni 28046 15,47<br />

Commercio 12847 7,09<br />

Alberghi e Ristoranti 21741 11,99<br />

Trasporti 10027 5,53<br />

Intermediazione finanziaria 491 0,27<br />

Informatica e Servizi alle Imprese 16045 8,85<br />

Pubblica Amministrazione 1388 0,77<br />

Istruzione 469 0,26<br />

Sanità e Assistenza Sociale 5291 2,92<br />

Servizi Pubblici 6385 3,52<br />

Attività svolte da famiglie 5587 3,08<br />

Attività non determinate 3242 1,79<br />

Totale 181254 100<br />

Fonte: Elaborazione Osservatorio sul fenomeno migratorio – RER su dati INAIL<br />

Uno sguardo ai tassi di imprenditorialità femminile per regione mostra qualche ombra<br />

per l’Emilia Romagna. Il numero di imprese individuali registrate con titolare donna nel<br />

<strong>2006</strong> è di quasi 3300 unità nel <strong>2006</strong> per la l’Emilia Romagna, contro le 6536 della<br />

Lombardia, le 4430 unità della Toscana, le 4321 del Lazio, le 3547 della Campania e le<br />

3319 del Veneto. Nondimeno, l’Emilia Romagna è la regione che dal 2005 al <strong>2006</strong> ha<br />

aumentato più consistentemente il numero di imprese “femminili” (16,6% in più),<br />

contro l’11,4% della Lombardia, il 14,6% della Toscana, il 13,8% del Lazio, il 12,5%<br />

della Campania e il 14,8% del Veneto.<br />

Oltre due terzi degli stranieri maggiorenni ha un’occupazione regolare, un dato<br />

superiore al valore nazionale. Una quota non secondaria di stranieri è occupata in<br />

proprio come titolare di impresa (il 4,73% delle imprese emiliano-romagnole). Il tasso<br />

di disoccupazione dei soggiornanti rispetto ai cittadini italiani è quasi il doppio (5,3%<br />

vs. 3,1%), con una diversificazione provinciale abbastanza forte: a Ravenna il dato è<br />

comparabile, mentre a Ferrara il tasso è invertito (3,9% disoccupati italiani vs. 3,1% di<br />

stranieri).<br />

Per quanto riguarda il genere, va rilevato che gli assicurati maschi ammontano a quasi<br />

115mila, pari al 63%, mentre le femmine risultano quasi 67mila pari al 37% del totale.<br />

Questa evidente sottostima del lavoro femminile si può probabilmente spiegare anche<br />

con una forte presenza irregolare nel settore delle assistenti familiari (colf e badanti).<br />

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