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POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps

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PARTE A. VALUTAZIONE DEL <strong>POR</strong> <strong>OB</strong>. 3 <strong>2000</strong>-<strong>2006</strong> DELLA<br />

REGIONE <strong>EMILIA</strong>- <strong>ROMAGNA</strong>.<br />

1. PREMESSA ALLA METODOLOGIA VALUTATIVA<br />

Nei seguenti capitoli si è scelto di analizzare la programmazione <strong>2000</strong>-<strong>2006</strong> del <strong>FSE</strong><br />

con una chiave di lettura rivolta al futuro, mettendo insieme i capisaldi strategici della<br />

nuova programmazione 2007/2013. Nello specifico l’ultimo triennio di<br />

programmazione 2004-<strong>2006</strong> è valutato tenendo in considerazione le nuove priorità<br />

definite nel <strong>POR</strong> 2007-2013 quali:<br />

• Adattabilità;<br />

• Occupabilità;<br />

• Inclusione sociale;<br />

• Capitale umano.<br />

Le quattro priorità che rappresentano anche gli Assi di intervento del <strong>POR</strong> <strong>FSE</strong> 2007-<br />

2013 e sulle quali le politiche regionali dovranno far convergere la propria azione<br />

coerentemente alle specificità del tessuto socio-economico e ai punti di forza e<br />

debolezza del mercato del lavoro.<br />

L’adattabilità intesa come capacità del sistema di anticipare i cambiamenti e mantenere<br />

competenze professionali aggiornate e capaci di creare valore aggiunto al sistema<br />

produttivo, è una prima chiave di lettura.<br />

Con l’altra priorità, l’occupabilità, obiettivo primario diventa l’innalzamento della<br />

capacità e della possibilità di un individuo di trovare un’occupazione attraverso misure<br />

di politica attiva del lavoro mirate verso target specifici e interventi volti a migliorare il<br />

sistema-lavoro (avviando servizi specialistici e/o dedicati verso determinate utenze) e<br />

l’analisi dei fabbisogni professionali territoriali. Le politiche di pari opportunità tra<br />

uomini e donne e il sostegno alla creazione di impresa integrano le sfaccettature di tale<br />

priorità.<br />

Chiaro e deciso, in un logica di coesione sociale, è il richiamo all’inclusione sociale e<br />

all’integrazione lavorativa delle persone che presentano svantaggi e dunque condizioni<br />

di partenza differenti che necessitano del sostegno e dell’intervento delle politiche<br />

pubbliche, al superamento degli stereotipi di ogni genere nel mondo delle imprese e allo<br />

sviluppo di relazioni tra i soggetti che assumono un ruolo rilevante nella promozione<br />

delle pari opportunità per tutti.<br />

Infine, con la priorità Capitale umano, grande attenzione viene riservata<br />

all’innalzamento della qualità dei sistemi dell’istruzione e della formazione, in una<br />

logica di sviluppo dell’integrazione tra gli stessi attraverso forme di comunicazione e<br />

relazioni che possono instaurarsi a livello di obiettivi, risorse umane (operatori)<br />

competenze da formare, mutui riconoscimenti e integrazione dei percorsi. Oltre allo<br />

sviluppo dei sistemi, la qualificazione del capitale umano soprattutto verso settori<br />

sensibili alla creazione di innovazioni nel tessuto economico, viene richiamata come<br />

fondamentale.<br />

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