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POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps

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CRAS Integrazione dei sistemi e Politiche di genere – Regione Emilia-Romagna<br />

5.6 La programmazione regionale sulle politiche di genere e sulla conciliazione tra<br />

vita lavorativa e familiare tra passato e futuro<br />

La promozione dell’uguaglianza tra uomini e donne e del principio del mainstreaming<br />

di genere ha rappresentato e rappresenta per la Regione Emilia-Romagna un importante<br />

traguardo da realizzare attraverso un percorso al quale sono chiamati a partecipare tutti<br />

gli attori socio-economici del territorio. Lo sforzo dell’amministrazione regionale in<br />

questi ultimi anni di programmazione è stato quello di integrare l’ottica di genere in tutti<br />

gli ambiti di intervento politico, attraverso la sinergia di più fonti di finanziamento<br />

(europei, nazionali, regionali e privati) e l’inizio di un percorso finalizzato alla<br />

realizzazione di una programmazione per le politiche di genere basata sui principi del<br />

coordinamento, dell’integrazione e dell’approccio partecipativo. In particolare,<br />

l’attenzione alle politiche di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare ha avuto<br />

una progressione crescente nel tempo, in quanto gli amministratori hanno preso<br />

coscienza della rilevanza della tematica in questione per promuovere la partecipazione<br />

delle donne al mercato del lavoro<br />

La Regione Emilia-Romagna ha, infatti, individuato soprattutto nel canale finanziario<br />

del <strong>FSE</strong> Ob.3 uno strumento di promozione delle politiche di genere, dunque il <strong>FSE</strong> ha<br />

avuto un ruolo fondamentale nell’ambito di tale strategia e nell’attivazione e<br />

sperimentazione di interventi a favore della conciliazione.<br />

Già nel Rapporto di valutazione intermedia del <strong>POR</strong> Ob. 3 si era evidenziato che la<br />

Regione ha utilizzato l’Asse E come Asse di sistema, conferendogli una particolare<br />

valenza a carattere generale soprattutto per la realizzazioni di interventi che mirano a<br />

diffondere una cultura di genere all’interno delle istituzioni, delle parti sociali e di tutti<br />

gli operatori del sistema. Le azioni di sistema, inoltre, hanno avuto l’obiettivo di<br />

diffondere una cultura del lavoro più conciliativa, tentando di intervenire e modificare la<br />

cultura dell’organizzazione del lavoro nei tempi e nelle modalità.<br />

Sulla base dei punti di forza e di criticità degli interventi realizzati nel triennio <strong>2000</strong>-<br />

2002 e in un’ottica di riprogrammazione, il Rapporto di valutazione intermedia<br />

suggeriva di porre maggiore attenzione al tema della conciliazione tra vita lavorativa e<br />

familiare. L’attività di ri-programmazione del <strong>POR</strong> ha confermato l’obiettivo della<br />

Regione di proseguire negli obiettivi già definiti nel <strong>POR</strong> per le pari opportunità per il<br />

restante periodo di programmazione del <strong>FSE</strong>, con particolare attenzione verso tutte<br />

quelle iniziative volte a conciliare gli impegni familiari con le attività lavorative e le<br />

carriere, favorendo l’integrazione tra le politiche del lavoro e le politiche sociali.<br />

La programmazione regionale continua a sostenere le politiche pari opportunità e<br />

mainstreaming di genere nelle Linee di programmazione e Indirizzi per il sistema<br />

formativo e per il lavoro 2007/2010. Nello specifico si individuano quattro direttrici di<br />

intervento:<br />

− percorsi orientativi e formativi per il superamento della segregazione orizzontale<br />

e verticale;<br />

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