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POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps

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gestione dei cambiamenti e promuovere la competitività e l’imprenditorialità, in<br />

particolare attraverso interventi volti ad accrescere le competenze delle figure<br />

decisionali delle imprese. L’Asse IV (Capitale umano), invece, tra le sue finalità ha<br />

quella di favorire la creazione di reti tra università, centri tecnologici di ricerca, mondo<br />

produttivo e istituzionale, volgendo una particolare attenzione alla promozione della<br />

ricerca e dell’innovazione: di importanza strategica in tale contesto diventa lo start up di<br />

attività collegate alla ricerca e all’innovazione nell’ambito di settori strategici della<br />

Regione Emilia-Romagna.<br />

Anche il DPEF 2007-2010 conferisce una particolare importanza ai temi della<br />

conoscenza, dell’innovazione e della qualità del capitale umano, considerati elementi<br />

chiave per fare della Regione Emilia-Romagna un’economia fondata sulla conoscenza.<br />

In particolare tra le priorità individuate per la Regione, due sono particolarmente<br />

importanti in questa trattazione: (a) favorire lo sviluppo di politiche per la costruzione di<br />

un sistema innovativo regionale volto a rafforzare la capacità di innovazione delle<br />

imprese, a potenziare i sistemi dell’istruzione e della formazione e del lavoro e a<br />

trasferire l’innovazione tecnologia anche nel settore pubblico; (b) sviluppare politiche<br />

per l’istruzione, la formazione e la qualità del lavoro volte a migliorare l’offerta<br />

formativa e la qualità dei servizi, sostenendo l’integrazione reciproca e con il sistema<br />

del lavoro e garantendo le condizioni di accesso e la fruizione allo studio e alla<br />

formazione per tutti e per tutto l’arco della vita.<br />

Considerata l’importanza conferita al tema della ricerca e dell’innovazione dai<br />

documenti programmatori suddetti, anche le Linee di programmazione e indirizzi per il<br />

sistema formativo e per il lavoro 2007/2010 ne affrontano alcuni aspetti. In particolare<br />

gli indirizzi sottolineano l’importanza degli investimenti nel capitale umano orientati<br />

alla qualificazione dell’offerta di alta formazione scientifica e tecnica, al sostegno alla<br />

ricerca e alla promozione dei processi di trasferimento tecnologico nelle imprese.<br />

Nel processo di qualificazione dell’offerta formativa, la costituzione dei «poli tecnicoprofessionali»<br />

- tra gli istituti tecnici e gli istituti professionali, le strutture della<br />

formazione professionale accreditate e le strutture che operano nell'ambito del sistema<br />

dell’istruzione e formazione tecnica superiore – viene considerata un elemento<br />

fondamentale. La programmazione dei «poli tecnico-professionali» sarà sviluppata<br />

parallelamente alla creazione di «tecnopoli» per la competitività, per la ricerca applicata<br />

e per il trasferimento tecnologico, che puntando all’integrazione tra le strutture di<br />

ricerca industriale e le imprese, possano connettersi con le reti internazionali della<br />

ricerca sapendo sostenere la crescente domanda delle imprese di competenze per<br />

l’innovazione tecnologica, di prodotto/processo, organizzativa e gestionale.<br />

qualificare ulteriormente l’offerta formativa scientifica e tecnica e di integrarla con le<br />

politiche per lo sviluppo e la competitività regionale, individuando gli elementi di<br />

cerniera fra l’istruzione secondaria superiore, la formazione professionale di secondo<br />

livello, l’offerta universitaria, la formazione in impresa.<br />

Sul piano legislativo regionale, la L.R. n. 7 del 14 maggio 2002 “Promozione del<br />

sistema regionale delle attività di ricerca industriale, innovazione e trasferimento<br />

tecnologico” rappresenta uno strumento specifico per il collegamento tra il sistema<br />

produttivo regionale e il sistema ricerca, spin off, attività di ricerca, innovazione e<br />

trasferimento tecnologico, iniziative e strutture di rete per la ricerca industriale e<br />

l’innovazione tecnologica. La legge persegue infatti tre finalità: (a) sviluppare il sistema<br />

produttivo regionale verso la ricerca industriale, il trasferimento tecnologico e<br />

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