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POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps

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territoriali prese in considerazione e come l’aumento del numero totale degli iscritti sia<br />

dovuto in particolare all’incremento del numero delle femmine.<br />

Per quanto concerne poi il numero dei laureati, si nota facilmente come, seppure il dato<br />

percentuale sia più basso rispetto a quello relativo agli iscritti all’università per gli stessi<br />

anni di riferimento, la performance della regione resta coerente con l’andamento<br />

dell’Italia in generale e delle regioni del nord, attestandosi ad un livello leggermente più<br />

basso della media nazionale (meno 1,7%) e di poco al di sopra di quella del nord (più<br />

0,6%). Si nota tuttavia come, se a livello nazionale vi sia stato un aumento del numero<br />

dei laureati molto consistente rispetto al biennio <strong>2000</strong>/01 (più 3,4%), in Emilia-<br />

Romagna la situazione è rimasta pressoché invariata, registrando addirittura una leggera<br />

flessione del dato.<br />

Tab. 5 Laureati per 100 persone di 25 anni; A.a. <strong>2000</strong>/01 - 2005/06. Valori %<br />

Suddivisioni<br />

2001/2002 2005/<strong>2006</strong><br />

territoriali M F Tot. M F Tot.<br />

Emilia-Romagna 18,5 25,0 21,7 17,7 25,2 21,4<br />

Nord 17,3 22,9 20,0 17,6 24,0 20,8<br />

ITALIA 17,0 22,4 19,7 19,1 27,2 23,1<br />

Fonte: elaborazione CRAS su dati Miur<br />

Riguardo a quest’ultimo aspetto, è interessante notare come la riduzione del numero dei<br />

laureati in regione abbia riguardato esclusivamente la componente maschile, essendo<br />

quella femminile aumentata, anche se di poco, rispettando il trend di crescita registratosi<br />

nel nord e in Italia in generale.<br />

Dall’analisi dei dati precedenti è evidente come in Italia si sia registrato nell’arco di<br />

pochi anni un aumento degli indicatori principali dell’istruzione universitaria, e che la<br />

regione Emilia-Romagna sia completamente in linea con questo positivo trend di<br />

crescita. Si nota inoltre come in Italia si registri una prevalenza delle donne sul totale<br />

degli iscritti, dato che si trova confermato anche in Emilia-Romagna, nonostante l’Italia<br />

non si collochi ai livelli più alti della graduatoria europea per quota di studentesse<br />

universitarie, indicatore per il quale è superata da paesi di recente acquisizione (Estonia,<br />

Lituania, Lettonia) che fanno registrare oltre il 60% di donne tra gli studenti<br />

universitari.<br />

Per una valutazione più accurata della situazione dell’Emilia-Romagna riguardo<br />

all’istruzione di terzo livello, è interessante partire dall’analisi del numero degli iscritti<br />

negli atenei dell’Emilia-Romagna nel periodo compreso tra il 1995/96 e il 2005/06.<br />

Tab. 6 Numero di iscritti (residenti e non) agli atenei dell’Emilia-Romagna nel periodo 1995/96,<br />

<strong>2000</strong>/01 e 2005/06.<br />

v.a. %<br />

Anni Accademici M F Tot M F Tot<br />

1995/1996 75804 79419 155223 48,8 51,2 100<br />

<strong>2000</strong>/2001 72762 82406 155168 46,9 53,1 100<br />

2005/<strong>2006</strong> 71688 85541 157229 45,6 54,4 100<br />

Fonte: Elaborazioni Cras su dati ufficio statistico MIUR<br />

Come si può notare, nell’arco di 10 anni il numero degli iscritti agli atenei emiliano<br />

romagnoli è aumentato in valori assoluti (anche se a metà periodo si rilevava un calo<br />

degli iscritti), ma soprattutto come la presenza femminile sia stata caratterizzata da un<br />

positivo e costante trend di crescita.<br />

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