POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps
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CRAS Integrazione dei sistemi e Politiche di genere – Regione Emilia-Romagna<br />
Il numero di diplomati stranieri nel 2005/06 è piuttosto esiguo: 756 unità pari al 3,2%<br />
del totale. Si tratta di un dato interessante e può essere spiegato da due fenomeni<br />
distinti: il primo attiene al tasso di abbandono più alto degli stranieri nelle scuole<br />
secondarie superiori; il secondo riguarda il fatto che le iscrizioni a queste scuole è un<br />
dato piuttosto recente e in crescita sostenuta di anno in anno, è dunque possibile che nei<br />
prossimi anni il numero di diplomati stranieri possa crescere sensibilmente fino ad<br />
avvicinarsi alla percentuale di iscritti sul totale.<br />
Anche in questo caso permangono alcune differenze provinciali: mentre Rimini registra<br />
una percentuale di diplomati stranieri sul totale abbastanza elevata (7,37%), Ferrara<br />
presenta un valore molto più contenuto (0,97%). Le altre province si attestano tutte<br />
intorno al 2,36-3,63%.<br />
Per quanto riguarda l’università, nell’anno accademico 2005/06, l’Università di Bologna<br />
ha laureato 410 stranieri ponendosi al secondo posto in Italia dopo l’Università La<br />
Sapienza di Roma (414 laureati), precedendo l’ateneo di Padova (con 314 laureati) e la<br />
Bocconi di Milano (con 199 laureati). L’ateneo di Bologna ha quindi laureato nel<br />
2005/06 il 10% del totale laureati in Italia (pari a circa 4400 unità). Il maggior numero<br />
di studenti stranieri si laurea nelle università del Nord Italia, fa eccezione soltanto<br />
l’Ateneo di Bari che nel 2005 con 118 laureati. L’ateneo di Modena e Reggio Emilia<br />
presenta un tasso di iscrizione e di laurea di studenti stranieri interessante e superiore<br />
alla media nazionale: 94 laureati stranieri, 162 immatricolati e 778 iscritti nel 2005.<br />
nell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, ogni 1000 immatricolati, 49,8 erano stranieri<br />
contro i 28,1 della media italiana e 58,1 dell’Ateneo di Bologna; ogni 1000 iscritti, 46,6<br />
erano stranieri a Modena-Reggio Emilia contro i 22,8 della media italiana e 43,5 a<br />
Bologna. I laureati erano 27,9 ogni 1000 laureati a Modena-Reggio Emilia contro i 14,7<br />
del dato italiano e 22,9 a Bologna.<br />
Uno sguardo all’indice di internazionalizzazione riferito all’anno 2005, pone<br />
l’Università di Modena e Reggio Emilia al primo posto nella regione con un indice pari<br />
a 27,9 (rapporto tra laureati stranieri e laureati in totale). La componente femminile in<br />
questo ateneo raggiunge quota 31,8 contro il 22,9 dei maschi. Segue Ferrara con 23,7<br />
(qui il numero di laureate è inferiore ai laureati: 22,8 contro 25,2). Segue l’ateneo di<br />
Bologna con un indice pari a 22,9 e una componente femminile anche qui<br />
maggiormente presente rispetto a quella maschile (24,7 contro 20,5). All’ultimo posto<br />
troviamo Parma, con un indice di appena 3,3 e senza differenze significative di genere.<br />
Nel 2005, il numero di iscritti stranieri a dottorati di ricerca della regione si attestava a<br />
139 unità (76 femmine contro 63 maschi). In percentuale, gli stranieri si iscrivono a<br />
dottorati in area scientifica (24,5%), economico-sociale (21,6%), letterario-umanistica<br />
(15,1%) e giuridica (13,7%) e via via tutti gli altri fino a toccare un minimo nell’area<br />
agraria (4,3%). Esistono chiaramente alcune differenze di genere anche nelle iscrizioni<br />
ai dottorati che confermano le dinamiche consolidate: maggiori iscrizioni femminili<br />
nelle aree economico-sociale, letterario-umanistica e medica, minori iscrizioni nelle<br />
aree scientifica, ingegneristica e umanistica.<br />
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