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POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps

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I destinatari raggiunti complessivamente nel periodo 2004-<strong>2006</strong> sono 7667. La classe di<br />

età maggiormente rappresentata è quella che va dai 35 ai 44 anni, seguita dalla classe<br />

30-34 anni e dalla classe 25-29 anni. Le attività in cui sono stati coinvolti i destinatari<br />

spaziano dalla formazione per l’apprendimento di nuove competenze, alle attività di<br />

formazione permanente, formazione nell’ambito dell’assistenza famigliare e interventi<br />

per favorire l’occupazione femminile, come mostra la tabella sopra.<br />

La percentuale della popolazione femminile sul totale dei destinatari raggiunti è pari al<br />

59%, con punte del 71% nelle classi di età oltre i 45 anni e punte vicine al 100% nei<br />

progetti riguardanti l’assistenza famigliare, l’occupazione femminile e l’integrazione<br />

sociale.<br />

Le classi di età più giovani, meno di 19 anni, sono rappresentate largamente dai maschi,<br />

così come i progetti rivolti all’obbligo scolastico, i richiedenti asilo e la formazione<br />

professionale (nuove competenze).<br />

I titoli di studio in possesso dei destinatari sono generalmente medio-bassi. Più del 60%<br />

dei destinatari possiede un titolo basso; il 25% un titolo medio e solo il rimanente 15%<br />

un titolo di alto livello (IFTS, laurea o post laurea).<br />

La situazione è radicalmente diversa se si osserva la composizione di genere. Le donne<br />

possiedono il 73% dei titoli di alto livello e il 66% dei titoli di medio livello e questo<br />

non è determinato dal numero complessivamente più elevato (53% contro il 47%) della<br />

popolazione femminile sul totale.<br />

Dall’analisi dei dati, emerge, purtroppo, come i destinatari in cerca di occupazione da<br />

più tempo siamo molto spesso le donne. L’83% degli stranieri in cerca di prima<br />

occupazione da più di un anno sono donne; quasi l’80% degli stranieri che cercano<br />

nuova occupazione da più di un anno e da più di 2 anni sono donne e il 72% degli<br />

atipici stranieri è formato da donne.<br />

Questi dati portano a pensare che esista un problema piuttosto serio di inserimento<br />

lavorativo e professionale per le donne straniere sul territorio regionale che va segnalato<br />

e affrontato celermente.<br />

Il <strong>POR</strong> <strong>FSE</strong> negli ultimi 3 anni di implementazione ha comunque individuato e fornito<br />

le risposte ai fabbisogni più urgenti degli stranieri residenti: il problema occupazionale.<br />

E’ stato affrontato, nella maggior parte dei casi, attraverso una forte integrazione tra<br />

attività formative per l’apprendimento di competenze immediatamente spendibili e un<br />

partenariato innovativo tra soggetti diversi: terzo settore, istituzioni, centri per l’impiego<br />

e immigrati senza mai trascurare i fabbisogni specifici delle donne che sono state<br />

raggiunte da interventi ad hoc (lotta alla tratta, assistenza familiare, sostegno ai minori,<br />

ecc.).<br />

Nel complesso il sistema di policy regionale ha risposto in maniera efficace alla<br />

domanda di integrazione, laddove espressa, degli immigrati, al loro bisogno di accedere<br />

ai servizi, ai fabbisogni di sussistenza e occupazione.<br />

I processi di integrazione delle politiche (istruzione, formazione professionale,<br />

orientamento e lavoro) hanno non soltanto impresso una forte spinta al rinnovamento<br />

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