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POR EMILIA-ROMAGNA OB. 3 FSE 2000-2006 - Dps

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connotazione strategica. Non basta pertanto promuovere l’occupazione, ma occorre<br />

garantire anche migliori posti di lavoro, attraverso percorsi di alta formazione e di<br />

potenziamento delle competenze della forza di lavoro locale. A ciò va ad aggiungersi il<br />

processo di accelerazione di ingresso e permanenza nel mercato del lavoro della<br />

componente femminile della forza di lavoro locale. Si tratta, generalmente, di una<br />

componente molto qualificata ma spesso estromessa dai processi produttivi, a causa<br />

della mancanza di strumenti di supporto e di sostegno garantiti da servizi adeguati di<br />

conciliazione vita/lavoro, ma anche dalla debolezza del grado di integrazione dei<br />

sistemi. Risulta, dunque, difficoltoso garantire un percorso coerente e duraturo delle<br />

risorse umane dall’istruzione e la formazione al mercato del lavoro.<br />

Questa strozzatura determina alcune ripercussioni sul sistema economico regionale che<br />

perde una componente molto qualificata della forza di lavoro, con effetti negativi sui<br />

livelli di produttività ma, soprattutto, sulla capacità di innovazione e competitività a<br />

livello globale.<br />

In questa cornice di riferimento, il gruppo di lavoro del CRAS S.p.A., su mandato della<br />

Regione Emilia-Romagna, ha definito un’analisi valutativa che risponda all’esigenza di<br />

comprendere in che misura le risorse regionali del <strong>FSE</strong> siano state impiegate<br />

efficacemente al consolidamento dell’integrazione dei sistemi in ottica di genere.<br />

Pertanto, in questo capitolo, si delinea un quadro di analisi volto a rintracciare alcuni dei<br />

risultati più significativi (e più deludenti) conseguiti dalle iniziative cofinanziate dal PO<br />

<strong>FSE</strong> <strong>2000</strong>-<strong>2006</strong>, approfondendo qui gli aspetti legati alle politiche attive del lavoro,<br />

dunque all’occupabilità, e mantenendo l’ottica di genere che contraddistingue il<br />

mandato valutativo del CRAS.<br />

Il tema dell’occupabilità, come illustrato sotto, viene dunque scisso in quattro categorie<br />

di analisi differenti: la prima attiene al problema occupazionale nei giovani (da 15 a 29<br />

anni); la seconda riguarda le difficoltà occupazionali delle fasce di età più mature (oltre<br />

55 anni); la terza attiene alle forme contrattuali atipiche e la quarta, trasversale, alle<br />

prime tre, riguarda la forza di lavoro femminile.<br />

Figura 1. Approccio alla valutazione sul tema Occupabilità<br />

OCCUPABILITA’<br />

GIOVANI OVER 55 ATIPICI<br />

APPROCCIO DI GENERE<br />

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