Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

leadership francese avrebbe garantito un’aderenza stretta all’ambiguo mandato, anche
perché le navi francesi erano le più numerose. Vale la pena di notare, però, che
persino la Francia, pochi anni dopo, prese una posizione simile nei confronti degli
insorti dell’Italia centrale, durante le rivolte del 1831.
È anche un dato di fatto che un leader militare, inviato con una forza, lontano dal
controllo dei suoi capi politici, e senza un mandato chiaro, tenda a comportarsi
liberamente, specialmente se il suo controllore politico più prossimo, nel nostro caso
l’ambasciatore britannico, non condivida le posizioni del suo governo. Il fatto che
l’ammiraglio Codrington sia stato rimproverato e rimosso, peraltro, non esclude
totalmente la possibilità che l’ambasciatore britannico agisse sulla base di ordini
segreti, molto diversi dalle istruzioni ufficiali.
Come raccomandava Jomini, nel caso di spedizioni multinazionali, “è essenziale
scegliere un leader militare che abbia una mentalità vuoi politica vuoi militare,
accordarsi chiaramente con gli Alleati su quale parte nelle operazioni ognuno debba
svolgere, e finalmente definire un obiettivo che sia in armonia con gli interessi
comuni” 168 .
Nessuno può fare a meno di notare che nessuna di quelle condizioni esisteva nel
nostro caso, Il risultato, e precisamente l’ulteriore indebolimento della Sublime Porta,
il Malato d’Europa, come era chiamata in tutti gli ambienti politici del continente, fu
che furono necessarie ulteriori spedizioni multinazionali, da parte delle potenze
europee, con la Gran Bretagna in prima fila.
168 A. H. JOMINI. Op. cit. pag. 30.
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