Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

L’accordo prevedeva che la Francia assumesse l’amministrazione della Siria e del
Libano; questa era il frutto di “una linea politica coerente, radicata in una memoria
ricettiva. Le loro pretese sulla Siria risalivano al Medioevo e si fondavano sui regni
latini che l’ondata delle crociate aveva lasciato come relitti sulla costa levantina. Nel
corso della guerra mondiale il fastidio per il fatto che un alleato si insediasse in quella
terra ancestrale sembra sia stato analogo alla preoccupazione che l’invasione tedesca
del loro territorio limitasse il contributo francese alla campagna contro la Turchia in
Asia” 178 .
Per parte sua, la Gran Bretagna, oltre alla Palestina, avrebbe “assistito” tre stati
totalmente nuovi, e precisamente l’Arabia Saudita, dove fu nominato re Ibn Saud,
anziché Sharif Husain, appartenente all’antichissima dinastia degli Hashemiti, il
quale durante la guerra si era auto-proclamato “re del popolo arabo” 179 , creando seri
problemi agli alleati dell’Intesa. A quest’ultimo venne assegnato un nuovo stato,
l’Iraq, costituito unendo le tre province ottomane di Baghdad, Bassora e Mossul,
mentre al fratello veniva assegnato, come regno, un altro stato di nuova formazione,
denominato Transgiordania, e costituito dalla parte interna della Palestina, posta a
cavallo del fiume Giordano, con capitale Amman.
Inutile dire quanto forte fosse il malcontento degli Arabi per questa decisione, che
venne sanzionata nel 1920 dalla Società delle Nazioni, mediante un regolare mandato
amministrativo; le proteste e le ribellioni contro questa forma velata di colonialismo
non si contarono, e furono all’origine dei movimenti nazionalistici del secondo
178 Ibid. pag. 272.
179 Ibid. pag. 102.
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