Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

Nel XIX secolo, peraltro, le Potenze europee, e la Gran Bretagna in prima fila,
erano giunte a considerare l’Impero Ottomano un ingrediente indispensabile
del’equilibrio continentale e tentarono invano di assicurarne la sopravvivenza,
malgrado la sua obsolescenza e lo scontento crescente dei suoi sudditi tartassati.
In un certo qual modo, gli Europei nutrirono, per un certo periodo, sentimenti
simili in tempi molto recenti, quando videro il declino precipitoso del’Impero
Sovietico. Ma perché la saga di quest’ultimo era durata così poco, se confrontata con
quella degli Ottomani? Durante la Guerra Fredda, infatti, l’Occidente era stato
abbastanza coeso per sostenere la pressione e contenere l’espansionismo sovietico per
un tempo sufficiente da consentire al regime comunista di crollare sotto il peso
combinato delle sue contraddizioni interne. La lotta durò quindi molto meno di un
secolo, e fortunatamente non fu infiammata da scorrimenti di sangue, evitando così
ogni odio duraturo.
Il fattore decisivo fu, come abbiamo visto, la possibilità di mantenere il confronto
al di sotto della soglia della guerra aperta, incoraggiando in tal modo gli scambi
commerciali, un’interdipendenza crescente e la mutua volontà di coesistere,
nonostante le ideologie differenti. Come il Presidente Kruschev disse una volta, “ho
visto come vivono gli schiavi del capitalismo, ed essi vivono abbastanza bene. Gli
schiavi del comunismo vivono anche loro abbastanza bene, e facciamoli vivere nel
modo in cui essi vogliono”.
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