Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

Peraltro, la collaborazione con la PESD è stata avviata quando era chiaro che
sarebbero insorte difficoltà nei rapporti NATO - Russia, e quindi risponde ad una
strategia di avvicinamento selettivo all’Occidente, per i motivi che abbiamo visto,
non potendo la Russia fare a meno di questo, per motivi di economia e di tecnologia:
si pensi, a questo proposito, che il gas della Siberia, che arriva nelle nostre cucine,
viene estratto grazie alla tecnologia occidentale.
La politica che le nazioni dell’Occidente stanno seguendo, vuoi su base bilaterale,
vuoi su base collettiva (NATO e PESD), è di incapsulare i motivi di contenzioso,
mandando avanti i programmi di collaborazione, anche nel settore militare; quando il
contenzioso è forte, si portano avanti numerosi programmi piccoli e viceversa.
In tal modo, non solo si mantiene la porta aperta al dialogo, ma si consente alle
giovani generazioni delle istituzioni russe, militari o civili – i futuri leader – di
divenire sempre più familiari con l’Occidente, acquisire conoscenze ed amicizie che,
si spera, un domani porteranno ad un maggiore avvicinamento del loro paese a noi.
Il problema di questa politica è l’inveterata abitudine allo spionaggio, un residuo
dell’era sovietica, che spesso guasta i rapporti in atto, come accade in questi giorni;
questa vera e propria mania nasce dalla profonda diffidenza, anzi paura nei confronti
dell’Occidente che – loro dicono – li ha rovinati economicamente e politicamente, è
peraltro destinata ad esaurirsi, ed è un aspetto fastidioso che deve essere trattato con
pazienza, senza che se ne faccia un problema politico, anche se la cosa non è facile.
In sintesi, la politica russa è di avvicinamento all’Occidente, anche se rimangono
numerosi i nostalgici dei bei tempi andati, come del resto è avvenuto anche in Italia,
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