Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

Questa situazione continuò per molto tempo. Ancora nel 1421, la Cina era al suo
apogeo: si poteva dire che l’Impero “faceva sembrare dei nani tutti gli altri paesi della
terra. Nel giorno del Capodanno cinese, re ed inviati da tutta l’Asia, l’Arabia, l’Africa
e dell’Oceano Indiano si riunirono nello splendore di Pechino per rendere omaggio
all’imperatore Zhu Di, il Figlio del Cielo. (I sovrani dei paesi occidentali) non erano
stati invitati, in quanto quegli stati così arretrati, che producevano pochi beni
commerciabili e non possedevano conoscenze scientifiche degne di considerazione
erano considerati pochissimo importanti dall’imperatore” 225 .
Nel marzo successivo, la cosiddetta “flotta del tesoro”, costruita distruggendo le
foreste indocinesi, decisione che aveva causato violente rivolte, represse nel sangue,
partì finalmente per un viaggio di esplorazione intorno al mondo, dal quale sarebbero
ritornate solo pochissime navi, due anni e mezzo dopo. Ma, solo due mesi dopo la sua
partenza, il 9 maggio dello stesso anno, durante una violenta tempesta, un fulmine
innescò un incendio, e tutti gli splendidi palazzi della Città Proibita finirono bruciati.
Nello stesso anno, la Cina dovette ritirarsi dall’Indocina, ed i Mongoli, con
Arughtai alla loro testa, ritornarono a premere lungo i confini del Celeste Impero,
rifiutando altresì di pagare il tributo. Una spedizione, organizzata per cacciarli fu un
fiasco, ed “il 12 agosto 1424, mentre stava ancora inseguendo (invano) Arughtai, Zhu
Di, un uomo distrutto, morì all’età di sessantaquattro anni” 226 .
Il figlio Zhu Gaozhi gli successe, e fu incoronato il 7 settembre successivo. Di
fronte alla disastrosa situazione economica del paese, egli emanò immediatamente
225 G. MENZIES. 1421, the year China discovered America. Ed. William Morrow, 2002, pag.19.
226 Ibid. pag. 52.
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