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Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

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<strong>di</strong> “imbarcazioni dallo scafo a forma <strong>di</strong> <strong>di</strong>amante” 322 , piccole <strong>ed</strong> idonee al solo<br />

collegamento <strong>fra</strong> isole contigue.<br />

Come accade spesso quando un paese si chiude al commercio internazionale, già<br />

verso il 1720 iniziarono le <strong>di</strong>fficoltà finanziarie del governo, in una società nella<br />

quale lo sviluppo economico, malgrado i freni posti dal governo, era <strong>di</strong> tipo<br />

capitalistico. Si tentò allora <strong>di</strong> ammettere all’importazione libri e conoscenze<br />

tecniche, segno <strong>di</strong> attenzione agli sviluppi che avvenivano altrove, ma il commercio<br />

estero rimase, in quel periodo, <strong>di</strong> un valore pari all’1,5% della produzione agricola<br />

nazionale.<br />

All’inizio del XIX secolo, “il commercio internazionale, in particolare con la<br />

Russia, viene votato m<strong>ed</strong>iante plebiscito, e genera un nuovo impulso alla<br />

colonizzazione delle isole <strong>di</strong> Hokkaido e Shakalin, a contatto con le rotte marittime<br />

russe” 323 . Questa apertura, in verità, non fu affatto spontanea.<br />

La Russia si era infatti appena affacciata all’oceano Pacifico, e nel 1792 iniziò a<br />

premere, tramite “l’ambasciatore dello zar, Adam Laxman, (che) approda sulle coste<br />

giapponesi, a Nemuro, e si presenta presso lo shogunato, esigendo l’apertura <strong>di</strong><br />

relazioni commerciali. Pur avendo (inizialmente) rigettato la sua richiesta, (lo<br />

shogun) mette a punto dei piani <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa del porto <strong>di</strong> Edo (l’attuale Tokyo) e delle<br />

coste <strong>di</strong> Izu, Sagami e Boso. Nel 1804 un nuovo ambasciatore russo, Nikolai Petrovic<br />

Rezanov, presenta la m<strong>ed</strong>esima richiesta, nel porto <strong>di</strong> Nagasaki. In seguito ad un<br />

nuovo rifiuto, gli attacchi russi alle isole Shakalin e Curili si susseguono fino al<br />

322 Ibid. pag. 174.<br />

323 Ibid. pgg. 294-295.<br />

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