Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

e)-La strategia della Federazione russa.
Anche se, come diceva la Professoressa Condoleeza Rice, prima che diventasse
Segretario di Stato, “una creazione deduttiva è sempre pericolosa” 221 , alcune linee
direttrici della strategia generale russa diventano chiare, a poco a poco, e quindi è
bene considerarle.
In primo luogo, la dirigenza del Cremlino è consapevole di aver perso la Guerra
Fredda, e l’orgoglio ferito è un sentimento che traspare in tutti i suoi rapporti
internazionali. Del resto, la stessa cosa è accaduta in Italia alla generazione prima
della mia, nei rapporti all’interno della NATO, ed è un dato di fatto da accettare, e di
cui bisogna tener conto nel trattare con i Russi.
Essi sanno pure che il loro strumento militare è a pezzi – i disastri recenti, come
quello del sottomarino Kursk lo confermano – e quindi lo usano con cautela, per
azioni dimostrative, anche se i guasti allo strumento sono tali da apparire anche nelle
più semplici attività, e malgrado la stampa occidentale cerchi di non enfatizzarli.
Lentamente, essi cercano di ripararlo, un settore dopo l’altro, e per questo, a livello
militare, cercano la collaborazione con gli occidentali, alternativamente in ambito
NATO e, quando le relazioni si fanno tese, con la PESD.
Quindi, essi possono, al massimo, prevalere militarmente su piccoli stati limitrofi,
come la Georgia, ma nulla più, almeno per alcuni anni. Inoltre essi, fintantoché non
avranno garantito alla popolazione un livello di vita meno “spartano” di quello
221 Ibid. pag. 157.
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