Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

livello etico diffusamente elevato, durerà ancora per un tempo sufficiente a far uscire
definitivamente il paese da questa situazione.
Anche sul piano della politica internazionale, l’India ha saputo conquistarsi una
fama che, se pure non attira il consenso di quanti l’accusano di compiere troppi
voltafaccia (swing politics), pure la rende degna di rispetto, in quanto non ha mai
superato la soglia del fattibile, anche nei numerosi contenziosi che essa ha dovuto
affrontare finora.
Iniziamo dalla questione dei rapporti con il Pakistan. Il problema del Kashmir,
causa di tre guerre, è ora gestito in modo duttile, senza esagerare nei confronti di un
interlocutore disperato, per i problemi interni che non riesce a gestire. Il rapporto con
la Cina, inoltre, altra causa di guerre in passato, è relativamente migliorato; è vero
che l’India possiede le chiavi della situazione in Tibet, ospitando il Dalai Lama e
parte della popolazione di quel paese, e quindi, inviando a periodi alterni
finanziamenti e – forse – armi, può condizionare il potente vicino, ma la ricerca di un
modus vivendi ha ridotto di molto la tensione alle frontiere cinesi. Anche il modo nel
quale essa ha pilotato il cambio istituzionale nel Nepal è un indice di profonda
maturità.
Inoltre, pur avendo nel suo meridione una cospicua fetta della popolazione di etnia
Tamil, l’India sta reagendo con flemma britannica la repressione del governo dello
Sri Lanka contro quella parte della popolazione appartenente alla stessa etnia. In
questa capacità di gestire il nazionalismo acceso di una parte della sua popolazione
325