Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

Da parte cinese, invece, irrita il supporto fornito dall’India al Dalai Lama: non
solo questi, con il governo in esilio ed un congruo numero di rifugiati sono stati
sistemati dal governo indiano subito al di là del confine, ma anche esiste il sospetto,
a Pechino, che la Linea di Controllo Effettivo sia stata attraversata più volte, in
occasione delle ricorrenti rivolte tibetane, da uomini, soldi ed armi diretti a fomentare
i disordini. Infine, l’Oceano Indiano è oggetto di attenzione da parte di ambedue i
paesi: non a caso, sia l’India sia la Cina hanno inviato unità navali per il
contenimento della pirateria nel Corno d’Africa, che collaborano appieno con le forze
della NATO e dell’UE, impegnate nello stesso tipo di missione.
In buona sostanza, i due paesi, che secondo alcuni potrebbero allearsi per
diventare il maggior centro di produzione mondiale, scalzando quindi gli Stati Uniti,
stanno in realtà con l’arma al piede, guardandosi in cagnesco, ognuno timoroso, ed a
ragione, che l’altro provi a tirargli qualche colpo mancino.
Secondo recenti analisi, gli obiettivi strategici della Cina sono quattro: il primo,
come abbiamo visto, è “il mantenimento ad ogni costo della stabilità interna, il che
presuppone uno sviluppo economico accelerato e un crescente fabbisogno di risorse
energetiche, minerarie e agricole, come la soya brasiliana” 304 .
Il secondo è l’intenzione di “cooperare, anziché competere, con gli Stati Uniti,
beninteso con dignità e in posizione non subordinata né servile, anche per soddisfare
l’orgoglio nazionale del popolo cinese, legittimare il potere del Partito Comunista
Cinese (PCC) e dissuadere soprattutto gli Stati Uniti e il Giappone, ma anche la
304 C. JEAN. Sviluppo Economico e Strategico della Cina. Ed. FrancoAngeli, 2008, pag. 34.
227