Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

informati che era imminente un’ondata di arresti. Costretti dagli eventi, decisero di
intraprendere una fuga in avanti e di dar battaglia subito. Anch’essi si rivolsero a Li
Yüan-Hung” 281 attraverso i loro confratelli militari e lo convinsero, dopo avrlo
scovato sotto un letto, a firmare un documento che invitava gli altri governatori
regionali a unirsi nella lotta contro i Manchù.
“Il fuoco rivoluzionario, divampato in seguito all’esplosione, si propagò come
l’incendio in una steppa. Dopo cinque settimane, di ventuno provincie, diciassette
erano nelle mani degli insorti” 282 , il che rese loro possibile proclamare a Nanchino la
Repubblica, il 29 dicembre 1911. Alla presidenza fu eletto, logicamente, Sun Yat-sen
che assunse la carica il 1° gennaio 1912.
Ma, come abbiamo visto, le numerose provincie del paese erano di fatto
controllate dai generali, i quali poi furono chiamati “i Signori della Guerra”. Questo
fenomeno della classe militare che affermava il suo potere nella periferia, proliferò
costituendo, nei decenni successivi, un ulteriore fattore di discordia interna e di
debolezza internazionale.
In realtà, la rivoluzione era stata soprattutto un’espressione del sud del paese;
come un collaboratore disse a Sun Yat-sen, durante i giorni caldi della rivoluzione, “il
nord sta compatto contro di noi. La linea di demarcazione è lo Yang-tze-kiang. Sun
Yat-sen capì: con questa rivoluzione si era riaperto l’annoso contrasto fra Cina del
281 H. S. HEGNER. Op. cit. pag. 52.
282 Ibid. pag. 53.
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