Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

controffensiva; Francis Garnier fu ucciso il 21 dicembre, ed i sopravvissuti dello
scontro non poterono far altro che rinchiudersi dentro Hanoi. Il 15 marzo 1874, fu
firmato un trattato di pace, secondo il quale “l’Annam diventava indipendente,
rompendo così i suoi legami con la Cina; la Francia prometteva aiuto ed assistenza
contro ogni invasione straniera. In contropartita, l’imperatore dell’Annam
s’impegnava a conformare la sua politica estera a quella della Francia. La
navigazione (francese) fra il mare e lo Yunnan era autorizzata, attraverso il Fiume
Rosso, ed i tre porti di Qui-Nhon, Hai-Phong ed Hanoi sarebbero stati aperti al
commercio. Una piccola guarnigione era stata mantenuta ad Hai-Phong” 449 .
Questo trattato, ovviamente, non faceva gli interessi né dell’imperatore
dell’Annam né tantomeno della Cina; anzi, ottenne il risultato di convincere
l’imperatore dell’Annam vuoi a cooptare i Cinesi ribelli della Bandiera Nera, vuoi a
riavvicinarsi alla Cina in nome degli antichi legami di vassallaggio.
A questo punto, però, la Cina commise il solito errore di fare la voce grossa senza
averne le forze. Dopo, infatti, una serie di schermaglie, equivoci e sgarbi a tre, la
Cina dichiarò formalmente, il 24 settembre 1881, di non riconoscere il trattato del
1874 tra la Francia e l’Annam.
A dire il vero, questa dichiarazione dura ebbe una momentanea efficacia,
scatenando di nuovo il dibattito fra Jules Ferry, colonialista arrabbiato e
Clemenceau,un uomo convinto che le imprese lontane fossero un consumo inutile di
soldi e di vite umane. Anche le Forze Armate entrarono nel dibattito, con la Marina,
449 Ibid. pag. 29.
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