Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

contestato da un altro generale, Alexander Svechin, convinto che “la futura guerra
sarebbe stata una guerra di attrito, nella quale le forze produttive della nazione
sarebbero state decisive” 212 .
Naturalmente, i due contendenti avevano ambedue messo il dito su due fattori che
poi, nella seguente guerra mondiale, sarebbero entrati in gioco, sia pure in modi
diversi. L’esecuzione di ambedue, nel corso delle purghe staliniane della classe
militare sovietica – si disse, per effetto di una disinformazione organizzata da
Goebbels – privò l’esercito delle due migliori teste d’uovo, e costrinse l’Unione
Sovietica a scoprire sul campo, fra una sconfitta e l’altra, quali fra gli ufficiali
avevano le capacità di pensare in termini strategici.
d)-L’Unione Sovietica post-bellica e la strategia da superpotenza;
Superata, bene o male, la tempesta, l’Unione Sovietica seppe sfruttare la frettolosa
smobilitazione dei Britannici e degli Americani per acquisire una serie di vantaggi
decisivi, specie la creazione di una zona cuscinetto, formata dai cosiddetti “Paesi
Satelliti”, che la garantiva da altre sorprese, del tipo di quella del 1941. Lo
sfruttamento delle loro risorse umane e naturali, inoltre, permise la politica di potenza
che tutti conosciamo.
Ma, come sempre succede, più uno diventa ricco e potente, più aumentano le sue
preoccupazioni di perdere la posizione di rilevanza acquisita. Per tenere il passo con
gli eventi, in una situazione di confronto con il mondo economicamente progredito –
212 Ibid. pag. 665.
157