Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

alida anziché quella nera abbassida, la popolazione sunnita insorse ed il tentativo di
riconciliazione fallì (819)” 114 .
Storicamente, gli effetti delle discordie civili e religiose sono spesso due,
strettamente legati fra loro, essendo andata perduta nel popolo la motivazione a
combattere, per affermare la fede: il primo è la perdita della spinta espansionistica,
con conseguente calo dei reclutamenti, ed il secondo è la conseguente necessità di
ricorrere a mercenari, normalmente stranieri. Fu questo secondo fattore, come
vedremo, a far entrare in azione i Turchi.
Contro Bisanzio non mancarono agli Arabi, a dire il vero, successi anche
significativi, almeno all’inizio, tanto che il califfo Harun-el-Rashid, nel 782, era
giunto fino al Bosforo, ma con il tempo la situazione si era modificata: ormai “tra
basileis e califfi vi erano infatti interessi economici di interdipendenza creati dalle
correnti commerciali che erano più forti dell’antagonismo religioso” 115 .
In questa prima epopea islamica troviamo tutti gli elementi di un classico ciclo di
eventi, che si sono ripetuti più volte nella storia: anzitutto, si avverte, ad un dato
momento, l’esigenza di espandersi, come diceva Mackinder a causa dell’esplosione
demografica, e per il conseguente problema per la popolazione, il cui sostentamento
non è più possibile nei territori di origine.
Iniziano, quindi, le dispute per il predominio, le razzie e le stragi fra le varie tribù,
fino al momento in cui un leader carismatico non trova il modo di rappacificare il
popolo. Ma questi è ben consapevole che la pace non risolve il problema della fame,
114 Ibid. pag. 14.
115 Ibid. pag. 12.
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