Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

mantenere, la neutralità. La neutralità, quindi, non significa assolutamente
risparmiare sui bilanci militari. Si direbbe piuttosto il contrario! Essi devono fare
tutto da soli, senza fare affidamento su aiuti esterni, anche quando garanzie
internazionali sono incluse nel trattato.
Ciò che è molto importante sottolineare, infine, è che la configurazione e le
caratteristiche di un assetto militare dei neutrali sono molto difficili da determinare,
in quanto questo deve essere realmente credibile e molto efficace, invero a prova
d’errore, al fine di scoraggiare i vicini potenti, a differenza di quanto avviene per altre
Nazioni, appartenenti ad un’alleanza, che possono fare affidamento sulla difesa
collettiva. Per tale ragione, un saggio studioso disse: “in origine, le alleanze non
avevano altro scopo che quello di fare la guerra a buon mercato”.
Questo è vero anche al giorno d’oggi. I Paesi neutrali devono essere in grado di
difendere loro stessi, oltre a perseguire i loro interessi vitali, altrimenti arano costretti
a sottomettersi al male, o a cedere a numerose pressioni esterne. Comunque, essi
vivranno sempre in un limbo, timorosi delle Grandi Potenze e delle loro interferenze
nella vita quotidiana dei neutrali. L’indipendenza e la libertà da ogni legame è un
lusso, che comporta questo tipo di inconvenienti. Talvolta, peraltro, è un gioco che
vale la candela.
b)-L’aggressione occidentale e la fine dell’Impero
Malgrado il fatto che, nei secoli successivi, “le coste cinesi, e persino le città sullo
Yangtze fossero attaccate dai pirati giapponesi, e (si verificassero) ripetute
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