Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

mentre “l’Europa occidentale, aderente alla cortina di ferro, non ha una situazione di
sempre possibile preavviso che permetta con sufficiente anticipo l’intercettazione
preventiva” 62 . Nonostante la compressione dei tempi, veniva comunque confermata
l’affermazione di Mahan, secondo il quale “maggiore è la distanza, maggiore è la
difficoltà di difendere e di attaccare” 63 .
Infine, “i grandi spazi rendono possibile il non completo esaurimento di potenza
per (effetto della) distruzione di cose e di uomini esperti ed allenati, se ciò che viene a
mancare in una parte potrà essere subito rimpiazzato da quanto sarà stato approntato
altrove e magari molto lontano. Gli eserciti dovrebbero (quindi) ricorrere il più
possibile ad una mobilità diradata” 64 .
Quello che non era ancora possibile sapere, era che il progresso tecnologico
avrebbe anche consentito “il coordinamento delle operazioni che si svolgono
simultaneamente in teatri separati” 65 . Questa è, ai nostri giorni, la caratteristica più
interessante della geo-strategia, o per meglio dire la strategia globale, che consente
azioni coordinate e sinergiche in varie parti del mondo.
L’effetto complessivo dell’uso dei grandi spazi è quindi la possibilità di un
controllo globale, in un mondo nel quale, per effetto della globalizzazione delle
attività umane, le situazioni tendono a sfuggire di mano.
62 Ibid. pag. 49.
63 A. T. MAHAN. Strategia Navale. Ed. Forum Relazioni Internazionali, 1997. Vol I pag. 232.
64 O di GIAMBERARDINO. Op. cit. pgg. 50-51.
65 H. COUTAU-BÉGARIE. Op. cit. pag. 452.
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