Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

dirigenti cinesi, degli accenni che facevano capire, peraltro non troppo direttamente,
com’è usuale in Cina, che l’arrivo delle forze ONU fin sulle rive di quel fiume
avrebbe costituito un motivo di guerra; queste dichiarazioni, oltretutto, rispondevano
indirettamente – ed erano giustificate dal – le dichiarazioni del generale, secondo il
quale la linea dello Yalu avrebbe potuto costituire il trampolino di lancio per una
ulteriore campagna per liberare la Cina dal giogo comunista.
L’intervento cinese, sotto il comando del generale Lin Piao, estremamente
massiccio ed effettuato sfruttando appieno il fattore sorpresa, dato che non venivano
eseguiti voli di ricognizione oltre il fiume, per non provocare la Cina, ottenne risultati
all’inizio spettacolari. Il terreno aspro e montagnoso permise, però, alle truppe ONU
di riprendersi, e dopo una controffensiva, agevolata dalle difficoltà di rifornimento
dell’avversario, privo del dominio dell’aria e quindi con le linee di comunicazione
esposte alle offese aeree, le forze si stabilizzarono lungo il 38˚ parallelo nord, dove
corre ancor oggi la linea armistiziale.
Priva com’era di cospicui finanziamenti esteri, la Cina maoista ebbe grosse
difficoltà a creare le condizioni per uno sviluppo durevole. In questo campo, le tre
grosse iniziative ammodernatrici furono condotte con una determinazione ed una
crudeltà senza pari, causando perdite umane inimmaginabili. La carente disponibilità
di tecnologia fu peraltro la causa principale del parziale fallimento di queste spinte
modernizzatrici, che furono chiamate, nello stile della propaganda dell’epoca, il
Grande Balzo in Avanti, la Rivoluzione Culturale e le Quattro Modernizzazioni.
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