Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

eligiosa, il cui elemento di spicco era Khomeini, un sacerdote di rango relativamente
poco elevato – i vertici, incluso il Grande Ayatollah, capo supremo della fede sciita
sono in Iraq – il quale si era distinto per l’opposizione alla corruzione dello Shah.
Parallelamente, in conseguenza dell’invasione dell’Afganistan da parte
dell’Unione Sovietica, che tentava di sostenere il regime laico e comunista, il
movimento di resistenza vide, come una delle sue massime espressioni, la
componente integralista, detta dei Talebani.
Alla resistenza, ed in particolare ai Talebani, non furono fatti mancare fondi ed
armamenti da parte occidentale: nella situazione di guerra fredda di quegli anni, la
possibilità di costringere l’avversario dell’Occidente ad allontanare forze notevoli dal
teatro di guerra europeo, visto che questi aveva commesso l’errore strategico di
impantanarsi in una campagna di contro-guerriglia senza fine, sembrava talmente
allettante da non poter essere lasciata cadere.
Gli Stati Uniti, in particolare, avevano subito una situazione simile in Vietnam,
dove i regimi comunisti di Mosca e di Pechino avevano abbondantemente sostenuto il
Vietnam del Nord, e quindi per essi l’aiuto ai guerriglieri afgani era una specie di
vendetta, oltre ad essere conveniente, per i motivi prima indicati.
Più recentemente, le operazioni di pace svolte dalla NATO, in difesa delle
minoranze islamiche nei Balcani, in Bosnia ed in Kossovo, apparivano anche come
un modo, al di là delle ragioni per stabilizzare quelle zone, per accattivarsi le simpatie
del mondo islamico.
132