Relazioni Pol. - Strat. fra Oriente ed Occidente - Università di Trieste ...

In mezzo a tutta questa feroce lotta, passò logicamente inosservata la fondazione,
da parte di un intellettuale cinese, Sun Yat-sen, dell’Associazione per la Rinascita
della Cina, nel 1894. Il movimento avrebbe costituito il primo motore
dell’ammodernamento del paese, negli anni successivi.
La guerra che seguì, fra il Giappone e la Russia, portò alla pace di Portsmouth, il
quale, “pur riconoscendo la sovranità cinese sulla Manciuria (stabiliva l’evacuazione
delle truppe del Giappone e della Russia dalla regione), decretava di fatto la
preminenza giapponese nel Nord-Est. Esso infatti riconosceva il preminente interesse
del Giappone sulla Corea, e assicurava il controllo economico di Tokyo sulla
Manciuria Meridionale (subentrando il Giappone alla Russia nel controllo della
ferrovia)” 277 .
Questa serie ininterrotta di sconfitte, di concessioni e di rivolte interne non poteva
non indurre l’imperatrice ad avviare un processo di riforma, anche se ormai era
troppo tardi: l’istituzione imperiale aveva perso il suo prestigio agli occhi del popolo.
Oltretutto, la sua morte, nel 1908, creò un vuoto politico. Il successore era Hsüan
T’ung, un bimbo di due anni, e la reggenza fu tenuta dal principe imperiale Chun,
insieme all’imperatrice vedova (del figlio di Tz’ŭ-Hsi, da lei spodestato nel 1897 e
morto dopo poco). All’incarico di Primo Ministro era stato peraltro nominato un
uomo saggio e preparato, il generale Yüan Shih-K’ai, che “si adoperò con tutti i
mezzi per arrestare mediante riforme la rivoluzione che già era nell’aria, ma ormai
era troppo tardi” 278 , anche perché il reggente, ingelosito dall’influenza che questi
277 Ibid. pag. 547.
278 H. S. HEGNER. Op. cit. pag. 49.
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